1. Madre e figlio


    Data: 22/09/2017, Categorie: Incesti Autore: Rodolfo, Fonte: EroticiRacconti

    I miei genitori si sono sposati molto giovani in quanto mia madre Antonella, allora quattordicenne rimase incinta di mio padre sedicenne. Le famiglie erano abbastanza agiata per cui fu loro possibile formare una famiglia e continuare negli studi. Mio padre morì in un incidente automobilistico quando aveva ventisei anni per cui mi ritrovai orfano a dieci anni. Mia madre, che sembrava una bambina, era disperata e rivolse a me tutte le cure che prima prestava al marito. Prendemmo l’abitudine di dormire insieme con lei che d’estate si coricava nuda. Sviluppai piuttosto in fretta e a tredici anni avevo già un uccello ben formato. Data la grande confidenza, giravamo spesso nudi e mia madre poté notare i miei cambiamenti. Io stesso mi accorgevo di non essere più un bambino ed il mio uccello era sovente sull’attenti. Non avendo esperienze sessuali, ne parlai con mia madre, che, con molta naturalezza mi spiegò molte cose compresa la masturbazione. Da quando era rimasta vedova non aveva avuto altri uomini e fu quasi naturale che cominciasse a pensare a me come ad un compagno più che come ad un figlio. Ricordo la prima sega che mi fece: era d’estate ed eravamo andati a vedere un film con Laura Antonelli. Il film, Malizia, era un po’ intrigante e, per l’epoca, decisamente erotico. Ben presto il mio uccello iniziò ad ingrossarsi fino a far scorgere la cappella fuori dai pantaloncini. Avevo un dolore tremendo ai testicoli e della cosa resi partecipe mia madre. Cercando di spiegarmi il ...
    ... motivo del dolore, mi dimostrò come farlo diminuire se non proprio cessare e, favorita dall’oscurità, me lo tirò completamente fuori iniziando un massaggio sulle palle e , stringendo la sua mano sul mio bastone, ad andare su e giù. In un attimo la sua mano fu coperta da una crema densa odorosa. Non sapendo come fare per pulirsela la leccò tutta inghiottendo la mia sborra. Il dolore, almeno momentaneamente finì, ma quando il mio cazzo riprese vigore, ricominciò anche il dolore. Feci presente la cosa e mia madre mi disse che saremmo dovuti a casa per risolvere il problema. A casa ci fu la mia iniziazione al pompino e alla leccata di fica. Appena entrati, andammo in bagno a rinfrescarci e nudi ci avviammo verso il letto. Qui mia madre mi fece sdraiare a pancia in su ed iniziò una lenta masturbazione aiutata dalla sua bocca. Sentivo la sua lingua scorrere lungo il bastone; la mia cappella ed il mio buco del culo titillati. Ad un certo punto il mio uccello sparì nella bocca di mia madre che iniziò una pomparlo. Le dissi che stavo per venire, ma lei invece di scostarsi si conficcò il cazzo fino in gola e bevve il mio succo fino all’ultima goccia. Non stavo più nella pelle quando Sabrina, spiegandomi come fare, mi chiese di leccargli la fica. Ci girammo in un meraviglioso 69 e ci dissetammo uno con i succhi dell’altro. Stanchi ma felici ci addormentammo abbracciati. La cosa andò avanti per qualche tempo, ma poi mia madre pretese dei rapporti più completi. Anche qui fu prodiga di ...
«123»