-
Viaggio di maturità
Data: 05/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Federossetta
... modello. Frastornato dalla sorpresa, lo seguii fino alla spiaggia vicino all'hotel. Una volta sistemate le sdraio, mi chiese di mettergli la crema sulla schiena. Presi il tubetto e lo svuotai sulle sue splendide spalle, poi iniziai a massaggiare e a spalmare la crema. La mia emozione era palpabile, una volta che ebbi finito gli chiesi se voleva che gli mettessi la crema su tutto il corpo mentre che c'ero. Nel suo torpore acconsentì "Sì cavolo sei un mago nei massaggi, mi sto sciogliendo continua pure" Allora passai ai pettorali e poi agli addominali, facendo il disinvolto gli strusciai il gomito sulla sua semi erezione per passare alle gambe e quindi ai piedi. Avevo una certa esperienza di massaggi, e sui piedi mostrai le mie abilità che vennero molto apprezzate dal mio amico. Ci coricammo l'uno di fianco all'altro a prendere un po' di sole e Daniele addirittura si addormentò. Mi chiesi dove la trovava tutta quella calma in quanto la spiaggia era abbastanza affollata e molto caotica. Dopo un po' mi alzai e iniziai a fare i miei giretti di perlustrazione. Come atto di trasgressione mi sfilai i pantaloncini per mostrare il mio culetto tondo a tutta la spiaggia. Non ottenni molti apprezzamenti o occhiate furtive a differenza di quello che mi aspettavo. Un signore di mezza età provò a fermarmi, ma visto il mio ripudio mi obbligò almeno a segnare il suo numero di telefono. Non ero tanto convinto di iniziare a conoscere un padre di famiglia in calore, non mi era mai capitato ...
... di andare a letto con un uomo maturo e quindi avevo esitazione. Mi appuntai comunque il numero frettolosamente e dissi che dovevo scappare che i miei amici mi aspettavano al bar. Riflettei che se la vacanza fosse andata storta, Franco sarebbe potuto diventare la mia ruota di scorta. Nel frattempo le gambe mi avevano portato al bar. Anche questo era piuttosto frequentato, era un classico chiosco da spiaggia. Rimasi al bancone come un ebete per parecchio tempo ma nessuno mi considerò. Allora provai a farmi sentire e dal retro sbucò un ragazzo mica male, doveva essere più vecchio di me di qualche anno ed era meno muscoloso di Daniele ma molto attraente. "Ciao, scusa ma non ti avevo visto. Cosa vuoi ordinare?" Pensavo di offrire l'aperitivo a Daniele, dunque gli chiesi farfugliando se poteva prepararmelo. "Devi aspettare 40 minuti che arrivi mia madre con le scorte perché oggi c'è il pienone e abbiamo già finito tutto. Se vuoi abbiamo altro che puoi leggere sulla lavagnetta" "No grazie aspetterò qui tanto non vado di fretta" erano solo le 11.30 e l'aperitivo poteva aspettare 40 minuti. Mi girai e sculettai fino ad un tavolino dove mi sedetti. Dopo 10 minuti circa il barista quasi mi spaventò "Ti disturbo se mi siedo qui con te? Ho finito i lavori di pulizia e mi sento in colpa per non averti dato quello che avevi richiesto" "Certo siediti pure. Comunque non ti devi preoccupare perché di tempo ne ho per aspettare." "Vuoi?" Mi stava offrendo una birra. "Si ...