1. Viaggio di maturità


    Data: 05/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Federossetta

    ... grazie. Non devi più lavorare?"
    
    "No, la mattina mi toccano le pulizie e al pomeriggio i clienti. Mi alterno con mio fratello" e mi indicò un ragazzo sui 30 anni che stava parlando con una signora.
    
    "Allora in questo caso, salute!" Le nostre bottiglie tintinnarono in un brindisi. "Io mi chiamo Federico"
    
    "Ah io sono Mirko piacere"
    
    Iniziammo una bella chiacchierata, dove scoprii di più sul suo conto. Era un militare, nei tempi buchi lavorava al bar di famiglia in città o al chiosco in spiaggia. Era un ragazzo che ci sapeva fare con le parole. Dopo un po' il fratello gli urlò che servivano altri bicchieri.
    
    "Sono nel nostro sgabuzzino, mi accompagni Fede?"
    
    Non me lo feci ripetere due volte e mi alzai con lui. Prima di partire mi parve che volesse squadrarmi perché mi guardò a lungo.
    
    "Lo sai che hai un bel sederino che farebbe invidia a tanti" Rimasi di stucco e probabilmente arrossii quando lo ringraziai. Cercai comunque di cambiare il senso della sua affermazione. "Spesso ricevo apprezzamenti dalle mie compagne, dicono che le femmine guardano anche il culo prima di accettare le tue lusinghe."
    
    Lui non rispose e nell'imbarazzo più totale camminammo insieme fino alla dispensa. Essa non era altro che un camerino classico da spiaggia. Mirko aprì la porta con le sue chiavi e mi invitò ad entrare. "Accendi pure la luce che è buio, attenzione agli scatoloni"
    
    "Chiudo la porta?"
    
    "Ci penso io" con un movimento l'aveva chiusa e aveva fatto un giro di chiavi. Ora ...
    ... solo più la luce soffusa della lampadina illuminava il camerino. "È necessario chiudere a chiave?" Chiesi. Non ottenni risposta. In un secondo era contro di me e mi baciava. Sembrava gli ardesse un fuoco dentro. Sbattei contro la parete e inciampai sugli scatoloni dai quali mi aveva avvertito di fare attenzione. Ci ritrovammo entrambi per terra, io sotto e lui sopra che continuava imperterrito a baciarmi. Con la stessa foga che aveva Mirko, gli sfilai la maglietta del chiosco e gli tirai via i pantaloni. Adesso era lui coricato, mi posizionai allora a 69 dandogli da assaggiare il tanto desiderato lato B mentre io mi concentrai sul cazzo. Lo impugnai con una mano e notai che doveva essere lungo 15 centimetri. Era nodoso e pulsante, leggermente curvato in avanti. In un colpo secco me lo trovai in gola, la saliva che usciva copiosamente dalla mia bocca. Dietro la sua lingua era assatanata, mi stava facendo decisamente godere. Con un solo movimento si issò e mi trovai a pecorina. Il mio culo non aveva bisogno di preparativi perché colava saliva in quantità. Allora dopo due sculacciate decise, entrò gradualmente. Una volta dentro mi scopò con ritmo martellante, il suo glande sembrava muoversi di vita propria dentro alla mia pancia. Non riuscii a trattenermi dal gridare di piacere, e anche lui non fu da meno quando mi sborrò sulla schiena.
    
    L'amplesso era finito ed eravamo entrambi sfiniti anche se era durato una decina di minuti. Rimasi coricato per un po' abbracciato a lui, mi ...