1. Sguardo imbronciato


    Data: 06/09/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Jungmaster, Fonte: RaccontiMilu

    Simone era seduto nel suo ufficio come ogni giorno. Avrebbe dovuto lavorare ma non riusciva a smettere di pensare ad Elisa, la sua giovane segretaria. Quando la aveva assunta lo aveva fatto quasi per sfida verso il suo socio che gli aveva indicato la ragazza come troppo giovane, sostenendo che sarebbe scappata dopo poco tempo. I ritmi dell�ufficio erano infatti veramente molto intensi ed il lavoro straordinario era la regola, motivo per cui i Simone ed Elisa si trovavano spesso a condividere cene improvvisate in ufficio. Di lei, una ragazza minuta sul metro e sessanta, ammirava la dedizione e l�impegno con cui appena arrivata si era lanciata sul lavoro volendo dimostrare quanto valesse. Mora, con grandi occhi verdi ed una piccola bocca carnosa, nel suo aspetto c�era qualcosa di contradditorio, che lo attraeva irresistibilmente, una dolcezza che poteva mutare rapidamente in sensualità sconvolgente, come quando gli portava un contratto da revisionare e, scoprendosi in torto per qualche dimenticanza lo osservava con lo sguardo di una bambina indispettita, per poi rimettersi a lavoro con professionalità.Tra loro in ogni caso non era mai accaduto nulla, Simone aveva una forte etica del lavoro e non avrebbe mai pensato di approfittare della sua collaboratrice. Quanto ad Elisa poi, appariva troppo educata e professionale per lanciarsi in un avventura sul lavoro.Era Venerdì sera ed ancora una volta i due avevano fatto tardi in ufficio, Elisa entrando nello studio di Simone propose ...
    ... di chiamare una vicina rosticceria per ordinare del cibo da asporto per la terza sera di fila. Sinceramente stanco per la dura settimana Simone decise di farle una proposta diversa, e la invitò ad andare a cena insieme in un ristorante poco distante. Sulle prime Elisa sembrò dubbiosa ma poi accettò.Arrivati al ristorante Simone si rese conto che non riusciva a smettere di pensare a lei come ad una sua dipendente, così - anche per farla uscire da un certo imbarazzo per la situazione - aveva ordinato anche per lei, avendo imparato ormai a conoscerne i gusti. Alla fine della cena al momento del conto per lui era stato naturale pagare per entrambi ma nel farlo aveva detto una frase �...la tua compagnia non ha prezzo...� che, come una rivelazione, cambiò il corso della serata. Con quella frase fu come se avesse rotto una barriera invisibile che li aveva tenuti a freno fino a quel momento. Immediatamente tutto gli sembrò acquisire un diverso significato: il modo in cui lei era vestita, seduta a tavola, aver ordinato per lei gli fece percepire di avere un forte ascendente sulla ragazza anche al di fuori dell�ambiente lavorativo.Gli occhi gli caddero sui polsini della camicetta di Elisa, sporchi di penna, e senza riuscire a fermarsi le disse: �Elisa, sono molto soddisfatto del modo in cui lavori per me, ma devo dirti che non posso dire altrettanto della tua immagine a lavoro, che &egrave decisamente trasandata, senza contare quanto sei disordinata�. Per Elisa fu un vero shock, sapeva ...
«123»