1. Lavinia 1


    Data: 07/09/2018, Categorie: Etero Autore: Bastino9, Fonte: EroticiRacconti

    ... a fissarla si spogliò mostrando il suo corpo con un cazzo di notevole rispetto. Le sue mani scivolavano lente e leggere sul corpo di Lavinia, le sue dita si soffermavano sulle labbra carnose della donna, sui capezzoli scuri con una larga rosea toccandoli, titillandoli, strizzandoli; ora erano duri e lui appoggio la sua bocca calda e comincio a leccarli e succhiarli. Lavinia gemette. Andrea avvicinò la sua bocca a quella della donna gli poggiò la lingua sulle labbra e lei si lasciò penetrare; a tanta delicatezza subentrò l’impeto, lui agitava la lingua cercando quella di lei, sembravano due serpenti in amore, anche i corpi fremevano, si abbracciavano con vigore, le mani toccavano i corpi per conoscersi lasciando i segni delle unghie, le gambe e le cosce si attorcigliavano. Lavinia aprì le gambe e mostrò una vagina umida, l’uomo sentì gli umori caldi e non potè fare a meno di emettere un rantolo, il membro bello e grosso gli era venuto duro a limiti della sofferenza; Lavinia si posiziono in modo tale che il cazzo scivolò tutto dentro con un colpo solo. Abbracciati entrambi emisero all’unisono un solo grido. La stava prendendo con forza, la pompava con impeto, glielo faceva sentire tutto e ad ogni colpo che le dava per lei era solo piacere. L’orgasmo fu violento. Andrea non si fermava la chiavava con un ritmo forsennato finché non le scarico dentro tutto il suo sperma fino ...
    ... ad allora compresso nei testicoli; ne aveva ancora perché continuava lentamente a fare uscire ed entrare nell’utero il suo cazzo barzotto. Cercava la collaborazione di Lavinia per cui cominciò a baciarla, a strizzarle di nuovo i già martoriati capezzoli, a leccarle le orecchie a farle sentire il suo respiro caldo. Lavinia gli rispose. Il cazzo tornò duro come prima, scivolava dentro veloce, la fece mettere alla pecorina così aveva a sua piena disposizione il culo e la vagina. Non ci pensò due volte, eccitato com’era, cominciò a provare la resistenza del culo. Non alla prima ma alla seconda volta punto la cappella al centro del culo e spinse, spinse, spinse fino in fondo insensibile alla e grida di Lavinia, la teneva inchiodata sotto e continuò a chiavare e ad aprire quel buco stretto che lo faceva impazzire. Lui amava la figa ma quando trovava dei culi femminili così stretti andava in estasi ed in estasi era anche Lavinia la quale si offriva con la massima disponibilità e si lasciò andare ad un orgasmo pieno quando si sentì riempire nuovamente di sperma. Si addormentarono sfiniti e si svegliarono riposati e pronti: Andrea lo teneva già in tiro. Il cellulare squillò e Angelita avvertì la nonna che sarebbe arrivata da lì a poco. “Oh querida quiero follarte más” le sussurrò Andrea. Lavinia non è mai riuscita sapere chi fossero quei due ma non è mai riuscita a dimenticarli. 
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