Con un collega
Data: 07/09/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: gioviaf
... dice che è curioso e che non ha mai visto uomo o donna dal vivo senza peli e “Aspetta che al primo grill ci prendiamo il caffè e andiamo a pisciare così te lo faccio vedere”.
Ancora qualche chilometri e ci fermiamo al grill, caffè e poi bagni; ci fermiamo a pisciare negli orinatoi in fila e io, invece di limitarmi a tirarlo fuori, visto che in giro nono c’è nessuno, mi apro la patta e abbasso il perizoma facendogli vedere tutto il pube liscio e intanto mi accarezzo il cazzo che subito diventa barzotto. Lui mi guarda interessato e vedo che anche si accarezza l’uccello che ha un inizio di erezione. Lo lascio fare per un poco e intanto ci osserviamo bene i nostri attrezzi poi rimetto tutto dentro “Adesso basta, andiamo che abbiamo un appuntamento”.
Visibilmente a malincuore mi imita e riprendiamo il viaggio. Non parlo più dell’episodio ma mi riservo di approfondirlo più tardi sulla via del rientro. Finita la parte lavoro stiamo rientrando e, dopo avere commentato i risultati del nostro operato, riprendo a parlare di Miky e di quanto sia piacevolmente porca nelle attività sessuali e Pino mi confessa di gli faccia piacere quando Anna si adegua alle sue fantasie e si scatena. Parlando mi tocco ostentatamente e noto le sue occhiate sul mio pacco, allora faccio la battuta “Beh possiamo dire che siamo fortunati ad avere due mogli belle e anche un po’ puttane. Pensa a quei poveretti che hanno mogli mai disponibili per scopare o che hanno mogli brutte. In fondo io preferirei un ...
... uomo bello a una brutta donna”. “Ma come. Tu non sei gay, lo so che ti piacciono le donne”.
Decido di buttarmi “Sì, effettivamente mi piaccio le donne ma da ragazzo ho avuto le mie esperienze gay e quindi penso di potermi considerare un bisex. Non mi dire che tu non hai avuto esperienze gay con i compagni di scuola. Io mi ricordo le gare a chi l’aveva più grande, a chi pisciava più lontano e poi, quando ci facevamo le seghe insieme, a chi godeva prima e chi sborrava di più. Dai, non essere timido, sono cose che da ragazzi abbiamo fatto tutti. E poi, ti dirò che anche adesso ogni tanto penso a come mi comporterei trovandomi davanti un uomo col cazzo di fuori che mi invita a prenderglielo in mano. Probabilmente gli prenderei il cazzo per sentirlo diventare duro nella mano e poi, magari, penso che potrei anche fargli una sega per vederlo sborrare”.
Pino rimane per un po’ zitto e mi guarda poi fra il serio e il faceto “Certo che sei un bel porcone”. “Perché tu, invece, se te lo metto in mano lo fai cadere a terra?”. detto questo mi abbasso la cerniera dei pantaloni, sposto il peri e tiro fuori il cazzo già semiduro. “Non è poi tanto male. Cosa ne dici? Lo lasceresti cadere a terra?” e intanto mi sbatto il cazzo tenendolo alla base. Lui continua a guardare e non apre bocca, allora gli prendo la mano e me la metto sull’uccello “Tocca pure che non morde”. Lui me lo prende in mano e lo stringe dolcemente e allora allungo la destra e la poso sulla sua patta trovando un bel cazzo ...