1. Con un collega


    Data: 07/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: gioviaf

    ... già duro che strizzo da sopra i pantaloni. Lui inizia a menarmelo lentamente più per fare uscire tutta la cappella che per fare una sega e intanto con la destra apre la patta e tira fuori un bel cazzo già duro che io prendo in mano e scappello.
    
    Ormai siamo al punto di non ritorno. Siamo in auto con i nostri cazzi in mano ed è ormai chiaro che già siamo in attesa di avere attività sessuali più complete e più appaganti. Adesso ce lo stiamo menando apertamente e io, dopo averglielo scappellato fino in fondo, passo il pollice sulla cappella trovandola bagnata di presborra. Passo il polpastrello sul meato e, dopo aver raccolto la sua bagna, tiro fuori la lingua e ce lo passo sopra per assaporare le sue secrezioni. Lui mi strizza il cazzo e mi imita, poi dice “Che bello se potessimo fermarci per una leccatina di cappella”. “Magari! Potrebbe scapparci anche un pompino”. “Me lo prenderesti in bocca?” “Certo. Perché no? E tu? Non ti darebbe noia avere il mio cazzo in bocca?”.”Sicuramente no, se a te non spiacesse prenderti in bocca il mio”.
    
    La situazione è sempre più intrigante e chiedo “Ma Anna come se la cava a succhiare cazzi? Francamente ha una bocca da pompini che mi arrapa da matti” “Anna è bravissima coi pompini, si fa arrivare la cappella fino in fondo alla gola e ti succhia anche l’anima. Dopo uno dei suoi pompini mi sento le gambe che cedono. Ma, dimmi e Miky?” “Miky è super in tutto quello che mi fa. Come si dice quando ci si mette mi fa sborrare anche il midollo”. ...
    ... “Darei non so cosa per metterlo in mezzo a quelle belle tette e farmi fare una spagnola mentre mi lecca la cappella. Scusa se parlo così di tua moglie ma le sue tette sono un mio chiodo fisso”. “Da come le guardi non faccio fatica a crederti. Il mio chiodo invece è potere succhiare i capezzoloni di Anna e morderli fino a farle male”.
    
    Da quanto ci siamo confessati, e abbiamo fatto, appare chiaro che siamo due bisex; si tratta solo di capire se siamo attivi o passivi ma avremo presto l’occasione di appurarlo, io so di essere attivo e passivo e non vedo l’ora di sapere cosa accadrà con Pino. Intanto ci siamo rimessi a posto anche per evitare il rischio di incidenti e continuiamo a parlare in attesa di tornare in ufficio per appurare il seguito.
    
    Siamo rientrati da poco e siamo soli in ufficio, lo guardo negli occhi e “Allora cosa facciamo adesso che sappiamo come stanno le cose? Intendi proseguire o fingiamo di nulla?”. Mi guarda negli occhi “Per me sarei ben contento di provare ad andare avanti, se per te sta bene”. Non rispondo ma gli prendo in mano il pacco e subito sento che qualcosa aumenta di volume. La sua mano mi agguanta fra le gambe e, sorridendo, nota che anche io ho un certo rigonfiamento nei pantaloni. Con uno sguardo da ragazzini che stanno facendo la marachella sbottoniamo i pantaloni e li abbassiamo e ci offriamo reciprocamente i membri ormai tesi e carichi di voglia.
    
    Le nostre mani sono attratte dai nostri sessi già pronti per essere soddisfatti e io sento ...