1. La mantide.


    Data: 07/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Tibet

    ... gran lunga alla penetrazione. E in ogni caso, sempre..... voleva che le venissi in bocca, si alimentava, si nutriva di me. Giorno dopo giorno mi prendeva per mano e mi faceva conoscere nuove esperienze. Passammo così... ai morsetti, strizzavamo i suoi capezzoli tanto da farli sanguinare e le labbra esterne della vagina, strizzavamo forte il clitoride e godeva! Godeva del suo dolore. E io... godevo del suo piacere. Mi fece percorrere tutta la galassia del sadismo, il legarla talmente stretto da renderla livida, i divaricatori nella sua vagina e nel suo retto, le penetrazioni con cose assurde, le bruciature di sigaretta, le percosse e tutto il resto, finché arrivammo al punto di non ritorno. Mi aveva portato fino lì, questo era il suo scopo, aveva divorato pezzo dopo pezzo la mia volontà. Quel giorno... l'ultimo giorno, dovevamo fare una cosa particolare, ma devo illustrarvela per rendermi comprensibile. Esiste una tecnica amatoria giapponese, sapete quanto sono strani in queste cose, che usa lo strangolamento in coincidenza del climax, proprio nell'attimo dell'orgasmo, per aumentare il piacere, si lega un laccio di seta intorno al collo e quando è il momento si stringe forte, si fa mancare l'aria ai polmoni fino a perdere i sensi... e sembra che si senta un piacere incredibile aumentato dal terrore di morire! Solo che più di qualcuno la morte l'aveva trovata veramente. Era un gioco molto... molto pericoloso. Ma lei voleva farlo. Doveva solo trovare qualcuno che ne godesse e ...
    ... disposto a correre il rischio. Mi aveva cercato... e mi aveva trovato. Aveva incrementato la mia libido volutamente quel giorno, mi aveva eccitato e l'avevo posseduta in tutte le maniere, ora mancava l'atto finale, lei era pronta... pronta a godere. Quando le passai il laccio di seta intorno al suo bel collo, aspettando il momento adatto per stringerlo con forza, ero dentro di lei, smaniavo... attendevo di lasciarmi andare al piacere. Ecco...! Ecco l'attimo giusto! Stringo forte il laccio! il suo orgasmo e il mio, lunghi momenti di intenso piacere. Lei... durante l'orgasmo perde i sensi e poi si contorce, si inarca, il viso le si gonfia.... diventa cianotico, ha degli spasmi irrefrenabili, sviene! Le mie mani allora che cercano freneticamente di slacciare il nastro che le stringe la gola! Forse l'imperizia, la frenesia, la fatalità, ma non ci riesco a scioglierlo! Subentra il panico! Passano dei lunghi istanti, quanti? Un minuto? Meno? Di più? Le graffio il collo nel tentativo di liberarla. In quegli attimi, ve lo giuro! Vedo svolazzare una nera figura con la falce! Cazzo se la vedo! Finalmente sento il nodo sciogliersi, cedere! Rantolando... lei torna a respirare, a vivere. L'attesa snervante. Si riprende qualche minuto dopo. Io respiro di sollievo. Lei? Ha la forza di sussurrare... la voce rotta... “Magnifico...! Ho goduto l'impossibile... non credevo di poter godere così... E... in un attimo... mentre godevo mi è parso di aver percorso tutta l'immensità dell'universo... io ...