1. Serena cap 2


    Data: 08/09/2018, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Hardcore, Autore: MisAlys

    ... penetrazione, dentro una figa che colava ora copiosa…“Mai? Proprio mai? Perfetto, continuiamo.” Sentenziò lui.E per l’ora successiva, Serena conobbe un piccolo inferno. Marco non le diede tregua, stimolando ora con piccoli tocchi, ora sfondandola, lappandole il corpo, portandola ripetutamente alle porte dell’orgasmo, e sempre, in quell’istante che lo precedeva, chiedendo la stessa cosa: “Dimmi che hai voglia del mio cazzo”.Sempre la stessa domanda, e sempre Serena, era riuscita a non arrendersi a quell’ultimo affronto, all’umiliazione dell’implorare proprio lui… Ma era allo stremo. Un velo di sudore la ricopriva, ciocche di capelli bagnate che le aderivano al viso… E la voglia… Dai capezzoli, duri da far male, anche adesso tormentati dalle mani di lui, alla sua figa, oscenamente gocciolante…Quanti orgasmi aveva mancato? Cinque, sei? Dieci? Quanti?Quello che sapeva, e che ogni volta arrivava al limite, e Marco poneva la stessa domanda ottenendo la stessa risposta, lui procedeva dandole sei ceffoni sul seno, violenti, con l’unico scopo di annullarle il godere, per poi ripartire a stimolarla ancora… e ancora… e ancora…Il problema era che per quanto l’avesse sfiancata, Marco non le pareva di certo determinato ad ottenere la risposta che chiedeva… Sembrava in ogni istante divertito… Serena in ogni caso non si sentiva certo in grado di giudicare… Voleva solo essere liberata… andarsene… far finta che quel giorno non fosse esistito…Voleva essere liberata… o voleva godere? Cosa per ...
    ... prima cosa? Qual era la priorità?I suoi capezzoli sensibili la stavano facendo impazzire, mentre lui ci giocava, mentre li leccava…E non si fermava, e non si stancava… forse… forse per le sue stesse colpe, si diceva lei, gliela aveva fatta annusare in più di un’occasione… ed ora lui non aveva pietà… Aveva abbondato anche di foto, con quel dannato cellulare… del suo corpo legato, delle sue tette, della sua figa… ma soprattutto Marco ne aveva s**ttate molte mentre la obbligava a spompinarlo…E lui non si stancava… continuava…Serena sapeva la verità… avrebbe ceduto a breve, davanti ad ogni richiesta, pur di godere…Ancora il bastardo la stava riportando al limite… la lingua di Marco che passava dai capezzoli, giù, tra le cosce, leccando in maniera così morbida e lenta da farla gocciolare come non mai…E poi un cellulare che squillava.Ed era il suo, riposto nei pantaloni, gettati a terra. Ma certo, doveva essere mezzogiorno, la solita chiamata di suo marito per darle un salutino!!Marco si fermò, rapido trovò il telefono, e lo osservò.Dalla sua posizione, Serena non poteva fare nulla. Lui le si riavvicinava, con il cellulare che ancora squillava in mano.“Ma… che fai?? Mettilo giù!! E’ mio!! E’ mio marito!!”Serena si accorse di aver commesso un errore nell’attimo stesso che finì la frase.Infatti, il sorriso di Marco era più che luminoso. “Tuo marito? Perfetto, rispondiamo.”E senza dare il tempo alla donna di protestare, accettò la chiamata, mise in viva voce, e appoggiò lo strumento sul ...
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