Serena cap 2
Data: 08/09/2018,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Autore: MisAlys
... ventre di lei, mentre lui se ne stava ritto in piedi accanto al suo corpo legato.Incredula, Serena disse un balbettante “P-pronto…”“Tesoro” disse allegro il marito “come va?”“B-bene Stefano, un po st-ohh!” un gemito, subito soffocato mordendosi il labbro. Marco le aveva appena appoggiato un dito sul taglio, leggero.“Come amore?” chiese Stefano, perplesso.“Ni-niente… s-stanca. Un po stanca.” Buttò la frase velocemente, mentre sentiva il bastardo cominciare un dentro e fuori che la faceva sussultare.“Ma sicura che vada tutto bene? Ti sento veramente a terra.” Chiese ancora il marito, preoccupato.Marco intanto aveva aumentato la velocità del ditalino, osservando divertito la donna che cercava di dirgli “no” scrollando il capo. Era vicina al godere, sentiva i succhi della puttana impregnargli le dita e poi colare al di fuori…Difatti Serena non riusciva più a parlare. Cercava anzi di non aprir bocca, rischiando di far sentire il suo gemere a Stefano.“Sere, sei ancora lì?” continuò Stefano.“S-o… sì… chiamo dopo… il capo… devo… vuole u-na… risposta… de-devo dargliela… su-subitoooh!”Appena sentite quelle parole, con un sorriso di trionfo, Marco estrasse le dita dalla figa di lei.“Oh già! C’è il tuo capo oggi, avevo dimenticato, ci sentiamo più tardi! Un bacio tesoro!” salutò lui, e nel mentre, l’aguzzino di Serena si era riportato sulla scrivania, preparando il cazzo per un nuovo assalto davanti al taglio di lei.“S-ì. Sì… dopo ci sentiamo… ciao!!” e sentì che per fortuna il marito ...
... chiudeva subito la chiamata.Marco prese il cellulare della donna, posandolo in un angolo del tavolo, pronto all’uso se fosse servito.“Sei solo un figlio di puttaah- oh signoreeee!”Nessuna tregua. Marco la stava scopando con colpi profondi e decisi adesso, e ad ogni colpo Serena gemeva come una pazza…“Ecc-co… d-dio… st-to per god… non… non…” vaneggiava Serena, sconvolta dal piacere… e ancora, al limite, Marco che si bloccava, facendola urlare di frustrazione.“Dimmi che hai voglia del mio cazzo.” Le disse deciso.Serena era un carattere forte. Deciso. Ma in quel momento, era solo una donna in balia di un ragazzo che l’aveva portata oltre il limite di resistenza.Era una donna che accettava un nuovo gradino del discendere…“ho… ho voglia del tuo cazzo…” mormorò, sconfitta.Marco si sentì oltremodo soddisfatto, la prima importante barriera era stata spezzata. Un nuovo sorriso, mentre il suo cazzo affondava ancora nel ventre di lei. Serena pareva impazzita, il suo corpo accettava e voleva ciò che la sua mente disprezzava, un corpo che urlava la sua voglia… e l’orgasmo stava giungendo… prepotente.E’ l’inaspettato. Marco estrasse il cazzo, lasciandola ad un niente dal piacere.Serena si inarcò ancora, “NOOO!!” urlò, fregandosene ora di chi era lui e di come l’aveva obbligata a piegarsi alla sua volontà, voleva solo godere.Lui, soddisfatto di quello che vedeva, si portò più avanti, prendendola per i capelli e affondandole il membro in bocca.“Godrai… godrai… tra non molto… ma il tuo piacere ...