Non c'è due senza tre
Data: 09/09/2018,
Categorie:
Lesbo
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... Sono andati tutti via appena finito, e Gabriella non si accorgerà di niente, non se ne è mai accorta�� -Beata ignoranza. Non potevo rivelarle che eravamo stati scoperti e nemmeno rifiutarla senza motivo apparente, che poi rifiutarla era difficile poiché così discinta, la camicetta aperta, i globi dei seni a malapena contenuti dal reggiseno bianco che ne esaltava l�abbronzatura, era una tentazione a cui non sapevo resistere.Ogni mia titubanza cessò al momento in cui alzò una gamba appoggiando il piede sulla mia poltrona, tra le mie gambe. Senza volontà esplicita la mia mano le volò sulla gamba, carezzandola sopra il ginocchio coperto dal velo leggero delle calze.Annalisa prese la mia mano e la tirò a se, facendola scomparire sotto la sua gonna, salire sulla sua coscia fino all�orlo delle autoreggenti e più su, a contatto con la stoffa delle mutandine, muovendola per carezzarsi da sola con la punta delle mie dita.No, non potevo resistere. Con le dita andai sotto la stoffa, nelle pieghe umidicce della sua micina, carezzandola goffamente fino a quando non spinse con la gamba sulla mia sedia allontanandomi. Persi il contatto con la sua calda natura emettendo un verso di disappunto e restai a bocca aperta vedendola aprire la cerniera della gonna, farla cadere a terra rivelando la lingerie bianca di pizzo che indossava. Non paga si slacciò il reggiseno, si massaggiò le tette unendole tra loro e porgendomele come un�offerta pagana.No, veramente non potevo resistere e mi ...
... stavo per alzare per abbracciarla quando lei scivolò in ginocchio tra le mie gambe.- Lasciami fare �Lo disse con un sussurro carico di promesse e mi fermai lasciando che mi aprisse i pantaloni e esponesse il mio uccello ancora non completamente pronto.Lo massaggiò per qualche istante e poi, come belva famelica, ci si avventò contro inghiottendolo fin dove poteva nella sua calda bocca.Sentirmi avvolgere dal suo caldo umido mi eccitò al massimo. Non era la prima volta che mi faceva un pompino lì in ufficio ma notavo una passione maggiore del solito, una dedizione completa.Il sapere che Gabriella di là sicuramente immaginava cosa stessimo facendo mi dava uno stimolo in più. Dimenticai presto tutto godendomi le labbra calde e la lingua guizzante di Annalisa, rantolando quando si concentrava su un mio punto particolarmente sensibile, gemendo quando mi prendeva completamente dentro di sé per poi risalire lentamente dispensando carezze bagnate con la lingua.Non sarei durato molto e lei se ne rese conto.Mi abbandonò per togliersi le mutandine e salirmi sopra, faccia a faccia, prendendo il mio uccello e portandoselo all�ingresso della vagina, lasciandosi cadere e impalare prima di muovere le anche con un ritmo via via più veloce.Presi l�uno dall�altra avevamo dimenticato l�universo circostante e proprio mentre lei si scuoteva forsennatamente, vicina all�orgasmo mentre io cercavo di trattenermi più che potevo per farla godere prima, Gabriella entrò in gioco.Non l�avevamo sentita entrare, ...