La mia Vendetta con tuo fratello
Data: 10/09/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Shame
... aveva rianimata.Lo sentivo muoversi nel suo letto, insonne quanto me. Eric non lavorava. Molto poeticamente potrebbe essere considerato come una sottospecie di Dandi moderno e tecnologico. Sempre informato su tutto ciò che riguardava le innovazioni, le mode e la tecnologia. Sicuro di sé e silenzioso, con le idee chiare in testa. Uno che sa quello che vuole. Tanto intelligente da diventare pigro per tutto ciò ne non era nel suo interesse ma tanto determinato nell'ottenere ciò che voleva o nello scoprire ciò che gli interessava. Mi mossi anche io, per comunicargli che ero sveglia. �Che povera cretina� pensai, completamente assorta nelle mie fantasie. Pochi minuti dopo un'ombra silenziosa, mossa appena da un fruscio si avvicinò alla mia faccia. Ed un bacio umido e caldissimo mi si stampò sulla guancia. Era eccitato quanto me. E nonostante il mio stupore, credendomi in un sogno, scavalcai senza tante cerimonie il mio amore, atterrando fra le braccia di un'altra anima calda, che odorava di fumo di sigaretta. Non l'avevo mai ammesso con nessuno, neppure con me stessa ma adoro il fumo di sigaretta sulla pelle e sulle labbra di un uomo. Mi strinse con forza e, poco prima di sbattermi sul letto mi baciò delicatamente. Sapeva anche un poco di alcol e di non so che altro. Ma io ero accecata. Troppo accecata dall'eccitazione di quel momento proibito e dalla rabbia frustrata causata dal comportamento bastardo del mio Dani. Non mi diede neanche il tempo di mettermi comoda, lasciandomi di ...
... traverso sul materasso, con le gambe che penzolavano fuori dal letto si adagiò sopra di me per qualche istante, facendo aderire interamente il suo corpo al mio. Poi con una mossa sicura mi abbassò i pantaloncini di Dani, con cui dormivo, e mi infilò una mano in mezzo alle gambe, senza tante cerimonie e mi accarezzò la patata con mosse sapienti già sperimentate chissà quante volte. Come se questo non mi avesse già fatta bagnare a sufficienza, cominciò a fiatarmi all'orecchio il mio nome, mentre con l'altra mano cercava di slacciarsi con foga i jeans. Quando riuscì a liberarsi dei pantaloni mi baciò di nuovo..e sul collo...sulle spalle, a lungo sul seno e poi sulla pancia, sulle cosce e... e poi esitò. Impazzita gli afferrai il cazzo, notevole nella forma quanto nelle dimensioni, e lo tirai verso di me. Lui capì ed eccitatissimo pure lui mi assecondò, portando il suo bacino all'altezza delle mie labbra affamate. Non lo baciai, né coccolai, né vezzeggiai come ero solita fare con il mio solito cazzo ma me lo infilai in gola per intero. Eric mi scopò la bocca, veloce ma leggero e dopo poco mi venne abbondantemente direttamente nella gola. Neanche lo sentì il sapore acido, la consistenza liquido-gelatinosa che scaturì abbondante dal suo pisello. Quasi mi piacque. La sentì appena, sostanza calda che mi scivolava prima schizzando e poi lentamente nella gola. Soddisfatto Eric mi premiò e con la stessa decisione e velocità scese a leccarmi il clitoride lentamente e poi passò al buco del ...