Il regalo del mio diciottesimo
Data: 10/09/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: mimma_goose
... lui entrare in me; iniziò a spingere con più decisione. — Mi stai sverginando, vero, papà? — gli chiesi un po' titubante all'idea di avere quel grosso cazzo dentro. Non rispose, limitandosi a baciarmi con molta dolcezza, quindi spinse il suo pene dentro, risalendo di un paio di centimetri, sentendo le pareti vaginali scorrergli sulla cappella nuda. Papà mi stava facendo un po' male. Ero molto stretta ed il suo pene era ancora grosso per la mia giovane fichetta vergine. Quando giunse a contatto con l'imene si fermo un secondo, poi con decisione, diede un colpo di reni e affondò in me. Urlai di dolore, ma mi tappò la bocca con un bacio. Rimase fermo per un po', dandomi tempo per abituarmi alle dimensioni del suo pene, poi mi diede un altro dolce bacio sulle labbra e riprese a spingere. Ero talmente stretta che dovevo far male anche a lui. Però riuscì ad infilarmi dentro tutti i suoi 20 cm. Il glande era già completamente scoperto e le sensazioni che doveva provare erano esaltanti perché con un ruggito di piacere scivolò fino in fondo alla mia vagina zuppa di nettare. Papà mi aveva sverginato ed io ero felice di questo. Mosse il cazzo dentro di me. Tenevo gli occhi chiusi mentre i suoi movimenti cominciarono a essere più ampi e profondi. Il suo respiro, anzi i suoi sospiri erano pieni di piacere e di estasi, ogni volta che il suo cazzo sprofondava dentro di me. Dalle mie labbra uscirono mormorii, suoni, che lo eccitarono ancora di più, accarezzò i miei seni, stringendo i ...
... capezzoli fra le dita. — Sì papà, ti sento a fondo… Ah… mi stai massaggiando l'utero! Si stava muovendo lentamente. — Oddio tesoro, che fica meravigliosa che hai! La tua fica… è incredibile… mi stai stringendo come non mi è mai capitato prima, amore… È di gran lunga la più avvolgente che abbia mai provato… ed è anche la più calda… Uhm, come vorrei sborrare subito in questo pozzo di piacere! Si fermò. — Oh, papà… sì papà… com'è grosso… com'è bello sentirti dentro… com'è bello papà… com'è duro… Ricominciò a muoversi lentamente avanti e indietro, il piacere che gli dava il massaggio della vagina lo faceva quasi impazzire. Io gemevo ad ogni suo affondo. Poi lo estrasse completamente e affondò di nuovo dentro di me, inclinandolo lateralmente. Gridavo e sobbalzavo per inseguire le sue acrobazie. Il suono dei nostri sessi bagnati che si muovevano unito ai miei gemiti gli facevano perdere la ragione. Si sollevò sulle braccia per guardare la sua verga entrare e uscire da me, dal mio ventre piatto. L'asta entrava ed usciva lucida di umori, venati di rosso del mio sangue verginale. — Non posso più resistere, amore, sono pieno di seme da sborrare in te. Adesso ti riempio col mio seme… — Oh, papà lo sento sempre più duro. Dai vieni con me, dai… La mia fichetta stava continuando a contrarsi dal piacere, attorno alla cappella di papà. Sentivo che anche a papà stava arrivando all'orgasmo. Si fermò all'improvviso, bloccandosi contro il mio bacino per gustarsi il più a lungo possibile quel piacere ...