Da collega a amico, da amico a ... (parte iv)
Data: 10/09/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: kingSAZ
Lo vedo disteso sul letto. Il cazzone in mano, ormai completamente eretto. Il mio culo ha un sussulto, sento l'ano che si apre e si richiude. Lo vuole, io lo voglio.
Apro la porta, mi guarda, mi fa cenno con la mano. Io sono in uno stato di trance. Non sento neanche tutte le parole che mi dice, sono piene di insulti.
- Dai troia che non sei altro, è arrivato finalmente il momento in cui ricevi il tuo premio. Sei stata una brava cagnetta, ti sei beccata il mio piscio in bocca, mi hai leccato i piedi, hai bevuto la mia sborra, ora tocca che ti prendi il tuo meritato trofeo. - e dicendo ciò agita davanti alla mia faccia quel pezzo di carne incredibilmente largo.
- Roby, non mi entrerà mai in culo -
- Ah, Giusè, lo vuoi? Secondo me non chiedi altro. Antonella se l'è preso in culo senza troppe storie, non fare la femminuccia - e me lo spinge in gola - Bravo, lubrificalo per bene -
Inizio un lavoretto di lingua. Passo lungo tutta quella cappella viola, me lo tiro fuori lecco tutta l'asta per la sua larghezza immensa. La lingua non ce la fa a circondare cotanta abbondanza. Sbavo, produco una quantità di saliva indescrivibile.
Intanto lui mi sposta, mi fa mettere col culo verso la sua bocca.
- Guarda che bel culetto stretto - Dice guardandomi le chiappe - Bello sodo, mi piace, qua so cazzi tua Giusè perché io ho una voglia matta di averlo sto culo, e mi sa che ti sfondo proprio. -
Detto questo, mentre con una mano mi rimette la cappella in bocca, con l'altra ...
... apre il secondo cassetto del suo comodino. Tira fuori il gel lubrificante e inizia a spalmarlo abbondantemente sul mio ano. Poi mi penetra con un ditone dei suoi, quelle belle dita da ingegnere che per pagarsi gli studi l'estate andava in cantiere ad aiutare il cugino muratore. Sento un dito, ma non sono vergine, e entra facile, ne inserisce un secondo, che accolgo con un minimo di fatica in più. Sta dieci secondi a fare dentro e fuori e inserisce un terzo. Apro la bocca che ancora è a fare su e giù sul cazzo per urlare un AH di dolore.
- Giusè preparati e non lamentarti, sono solo tre dita, ne devo mettere almeno un quarto, ma lo vedi che cazzo largo che ho? - Però ha il buon cuore di mettere altro gel fresco, che mi fa rilassare il buchino prima che me lo penetri con il quarto dito. Ora sono eccitato però, mi sento aprire e smetto quasi di succhiare. Le sue dita scorrono dentro e fuori e io voglio godermi il momento.
Le tira fuori di colpo, sento il culo protestare, si stava divertendo. Mi fa cenno di girarmi, come ogni porco che si rispetta mi vuole a pecorina. Scende dal letto, si alza, mi prende per i fianchi e mi fa:
- Gius, lavoriamo nello stesso ufficio, abbiamo le stesse regole sanitarie, quindi se hai malattie brutte ti avevano già buttato fuori. Antonella ha paura di rimanere incinta, ma a te ti inculo senza preservativo - neanche il tempo di rispondere, che tutto di un colpo il suo cazzo me lo pianta in culo.
Vedo le stelle, neanche la mia prima volta ...