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Al bagno pubblico del parco (parte III, finale)
Data: 13/09/2018, Categorie: pissing, Autore: Marta G.
... qualsiasi tipo di freno inibitorio. “Ti scappa caro?” chiesi all’uomo afferrandogli il cazzo ormai moscio. “Sì ero qui apposta” rispose “Allora che ne dici? Ti va di annaffiarci un po’?” “Magari” Lo tenevo scappellato con la punta rivolta verso di me, dopo pochi secondi partì una bella pisciata che io mi diressi diretta verso la figa. La sensazione di calore mi faceva impazzire e Cinzia mi richiamò all’ordine. “Ehi, lasciane un pochina anche per me” mi rimproverò Allora indirizzai il getto verso la sua bocca sapiente che aspettava aperta e vogliosa. Prese una bella boccata di quel nettare giallastro ed ingoio avida. Non potei far altro che imitarla facendo svuotare completamente quel cazzo nella mia gola. Finita la pipì lo pulii con la bocca, ma mentre lo facevo mi accorsi che l’uccello grazie alle mie attenzioni cominciava lentamente ad irrigidirsi di nuovo. “Cazzo, hai ancora voglia eh?” commentai Cinzia si era già messa a pecora con le mani protese sul muro. “Ti prego Marta infilamelo dentro” implorò evidentemente desiderosa di essere scopata “Non so se riesce, ancora non è del tutto duro, proviamo” le risposi Lo avvicinai alla sua figa che già colava di umori già scappellato per bene. Iniziai a strofinare la cappella sulle sue labbra e piano ...
... piano riuscii ad infilarla anche se il cazzo era ancora abbastanza morbido. “La cappella è dentro vediamo se ora si indurisce” dissi mentre massaggiavo le palle dello sconosciuto “Mmmm….per ora non sento niente” si lamentò la mia amica Ma sapevo che il calore della sua figa e i giochetti della mia mano sulle palle avrebbero prima o poi sortito l’effetto sperato. Infatti dopo un paio di minuti l’erezione iniziò ad aumentare e l’uomo prese a spingere, prima lentamente e via via che il cazzo diventa duro più forte. Continuò a chiavarla con un buon ritmo per circa una decina di minuti e Cinzia iniziò a godere, anche perché io nel mentre le titillavo il clitoride. Ormai stava urlando il suo orgasmo e questo fece impazzire anche l’uomo che iniziò ad affondare forte e deciso fino a sborrarle in pancia tutto quello che aveva rimasto nei coglioni. “Cazzo che scopata, all’inizio non ci avevo sperato” ansimò Cinzia “Grazie, siete fantastiche” commentò l’uomo tirandosi su i pantaloni e allontanandosi esausto. Anche noi ormai eravamo completamente inzaccherate di pipì e di sperma, decidemmo di darci una rinfrescata e di tornarcene a casa consce, ancora una volta, di aver superato i nostri limiti e di aver alzato di una tacca il nostro livello di porcaggine.