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50 incredibili secondi: la visita di controllo di emanuele
Data: 13/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear
... alcuni istanti, osservando la reazione dell’altro. ‘Ha ancora quel sorriso strano... - pensò mentre si slacciava anche i pantaloni - ...Quasi come se volesse prendersi gioco di me. O meglio ancora, quasi come se mi sfidasse a rendere il gioco ancora più duro di quello che già è per lui’. Dopo esserseli sfilati, insieme agli slip, se ne restò beatamente seduto a masturbarsi di fronte a lui. Emanuele si leccava le labbra deglutendo, mentre osservava l’azione lenta della mano: il dottore l’insalivava per bagnare a dovere la cappella, soffermandosi nella zona del frenulo, per poi lasciarla scorrere lentamente lungo l’asta fino alle palle. Palle che, dopo una vigorosa carezza, raccoglieva e sollevava, mettendo in luce il suo ano peloso e pulsante. Lo sguardo di Alberto si alternava tra quello di Emanuele e le sue parti intime, con gli occhi che indagavano fino a che punto quelli del ragazzo lo desiderassero. “Sai come si chiama questo?” Ed indicò la zona tra i testicoli e l’ano. Per un attimo si fissarono. Il suo cazzo s’indurì ancora più di quanto aveva già fatto. Senza distogliere lo sguardo lo incalzò: "Ebbene?" lo prese per la nuca ed avvicinandolo alla zona incriminata. Silenzio. "Questa regione del corpo si chiama perineo" sentenziò con un certo tono di superiorità e distanza. “Sì, Signore. Perineo…” “Bene. affinché ti sia chiaro il concetto, ora la indicherò ancora una volta ancora… Ma su di te…” Sempre continuando a masturbarsi si diresse ...
... dietro di lui. Versò una piccola quantità di gel alla sommità dell’oggetto che costituiva la sorpresa destinata ad Emanuele, e si mise a farlo scivolare nella regione perineale del ragazzo. Questi scattò in avanti, abbassandosi leggermente, per via della sensazione di freddo provocata dal gel. Subito si riprese ed aggrottò la fronte preoccupato: non riusciva a comprendere cosa fosse quella punta arrotondata che lo stava percorrendo. E che il medico fermò in corrispondenza dell’ano. In un moto di agitazione prese a contrarlo nervosamente appoggiandosi saldamente sulle braccia. La punta continuò a scorrere intorno alle grinze e ai peli del bucchetto; buchetto che pareva soffiare per allontanare la minaccia sconosciuta: “Non voltarti…” e forzò l’ingresso della punta. D’istinto Emanuele l’accolse dentro di sé. Appena tuttavia intuì cosa l’avrebbe atteso s’arrestò irrigidendosi: “Hai capito cos’è?” “Sign… Signore, non sono sicuro…” “Ti sto infilando su per il buco del culo un plug anale. È una specie di cono con un tappo in fondo…” il ragazzo cominciò a sudare freddo. Certo che sapeva di cosa si trattava, perché l’aveva visto in qualche film porno. “Spingerò fino a che il cono, penetrandoti, non ti allargherà per bene l’orifizio ed il tappo non te l’avrà chiuso. A quel punto eseguirai il secondo esame”. Non ebbe il tempo di realizzare le parole del medico che un dolore ed un bruciore laceranti lo pervasero. Il sex-toy stava compiendo il suo dovere: le pieghe ...