176 - Desirè violentata analmente
Data: 14/09/2018,
Categorie:
Etero
Incesti
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Al mattino, mi alzai e affamata scesi immediatamente in cucina. Era quasi miracoloso il fatto che io mi trovassi sempre tutto pronto a tavola, senza mai che io avvertissi che stavo per scendere. Il mio caffè e latte, i biscotti fatti da Marina, il miele, il burro, la marmellata d�albicocche e un bicchierone di spremuta d�arance, tutto era ben disposto su di una tovaglietta a quadretti bianchi e rossi. Mangiai con appetito, cosa che non mi succedeva più da molto tempo, poi mi alzai e riportai la tazza vuota sul lavandino. Marina, mi guardò con aria di rimprovero e mi cacciò via dicendomi:�Signorina Desirè, vada a farsi le sue cose, stia tranquilla, non si preoccupi, non è suo compito sparecchiare la tavola!!!��Ok Marina, vado, vado, le darei un bacio per la sua dolcezza�.��Se vuole me lo può dare io non mi offendo sa???�Mi avvicinai a lei e la baciai affettuosamente sulla guancia, lei mi carezzò il viso dolcemente.Mentre salivo le scale per recarmi in camera mia, udii lo scatto della porta che dava all�esterno e le voci dei due fidanzatini che mi raggiunsero e senza nemmeno salutarmi si chiusero in camera loro. Mi lavai per bene e poi decisi di uscire, avvisai Ludovico e Marina che sarei andata fuori e mi avviai per il viale. Con l�aiuto del solerte maggiordomo aprii e superai il cancello che dava all�esterno. Scesi lungo il viale, la giornata era bellissima, la temperatura, nonostante fossimo solo al mattino, era già piuttosto elevata e nell�aria c�era un leggero refolo di ...
... vento che mi dava allegria e mi induceva a ben sperare sul mio futuro con Dino, il mio bellissimo grande amore. Le avventure con Lisa e Max erano state delle piccole parentesi e sarebbero state sicuramente ininfluenti per il prosieguo della relazione che più mi stava a cuore.Alla fine del viale, la strada, in discesa, proseguiva a sinistra e diveniva parallela alla �Strada Provinciale N� 39. Essa, in quel momento era percorsa da una fiumana di autovetture in entrambi i sensi di marcia e mi parve di uscire da un oasi protetta, dove la pace e la tranquillità regnavano sovrane ed essere sbattuta violentemente nel caotico mondo dei clacson e dei roboanti motori delle automobili. In verità, oltre alle auto viaggiavano anche una moltitudine di motorette che zigzagando fra le macchine procedevano ad alta velocità superando tutti. Di fronte all�uscita del viale, un cartello con una freccia rivolta verso sinistra recitava: Strada Provinciale 39 - Lungo mare � Stabilimenti balneari.Proprio in quella direzione mi avviai, indosso avevo infilato il mio mitico bikini giallo e sopra, il vestitino sfilatomi via la prima volta dal mio Dino. Mi ero poi infilata ai piedi due carinissime ciabattine gialle, decorate nella parte superiore con dei fiocchetti bianchi e gialli. Altre persone, dalla parte opposta della strada, armati, chi con un ombrellone, chi con delle sedie sdraio, procedevano nella mia stessa direzione. Dopo un centinaio di metri, attraversai la strada e poi rivolsi il mio sguardo ...