1. Il ragazzo di colore


    Data: 16/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: newslave69, Fonte: Annunci69

    ... Luca mi prese sottobraccio e mi spinse verso la camera da letto. Entrammo, si richiuse la porta alle spalle, giro' la chiave, e senza pensarci due volte mi spinse a sedere sul letto. Lo assecondai, e assunsi una posizione accattivante e con uno sguardo eccitato, passandomi la lingua sulle labbra, gli feci intuire che ero pronto a soddisfare ogni sua voglia. Cominciò a togliersi la maglietta ma proprio in quell'istante il suo cellulare squillò. Imprecammo sorridendo entrambi. Non doveva aver ricevuto una telefonata gradita, dalla faccia che fece, ma concluse dicendo "ok, a fra poco". e riagganciò. "Mi spiace, piccolo inconveniente. Devo tornare a Roma ma non voglio rovinarvi la serata che avevo programmato. Mi faccio accompagnare da Andrea e appena fatto torniamo e riprendiamo da dove avevamo lasciato. Cazzo, cazzo, cazzo !" disse concludendo. Comunicammo la notizia agli altri proprio mentre Andrea era alle prese con il manubrio del ragazzo di colore che non la prese per niente bene ma si adeguò subito. Erano le 23:00 quando uscirono e alle 23:01 Amin era già alle mie spalle. Sentivo il suo pene ancora duro, tremendamente duro, appoggiato a me mentre con le mani mi accarezzava le spalle e con la bocca, quella bocca carnosa, baciava il mio collo. "Amin, che stai facendo ?" dissi fingendo di essere indispettito. Ma Amin non era solo eccitato, sapeva anche molto bene il fatto suo. E sapeva, ben istruito da Luca, quanto mi piacesse sentirmi posseduto. Strinse ancora di più la ...
    ... presa per evitare che mi divincolassi, mi attaccò letteralmente al muro, mi volto' con forza e mi spinse alla parete. Ora lo avevo davanti in tutta la sua nudità, totalmente nero, le sue labbra a meno di un palmo dalle mie, il suo pene che mi premeva sul ventre. Per un attimo ebbi paura, poi lo lasciai fare. Non mi spogliò delicatamente, ma quasi mi strappò i vestiti di dosso con violenza. Mi denudò, mutande comprese. Poi disse "In ginocchio" e mi spinse verso il basso. Caddi giù e mi ritrovai con il suo lungo uccello tra le mie labbra. Cominciai a leccare, e devo dire che il sapore era strano, diverso dal solito, ma sapeva di pulito. Dopo il primo senso di smarrimento ci provai gusto e gli feci un servizio con ingoio davvero niente male. Aveva una sborra calda e densa, più delle altre. E poi non finiva mai di godere. Sembrava inarrestabile. Usciva a fiotti. E tenendomi per i capelli era bravissimo a muovermi la testa avanti e indietro, sfilandolo e reinserendolo, fino in fondo, fino in gola, sembrava che Luca gli avesse davvero raccontato tante cose di noi. Quando fu soddisfatto mi volto' le spalle e tenendomi sempre la testa con le mani avvicino' la mia faccia al suo culo. Risi. Voleva che glielo leccassi, Pazzo, pensai, e mi ritrassi. Quando capì che non era cosa, volle che lo seguissi in camera da letto, mi fece stendere, mi sollevo' le gambe e tento' di penetrarmi. Cazzo, quanto era grosso. Grosso e duro. Mi fece male, veramente male, almeno nel primo miuto di penetrazione. ...