1. Lasso di rinfresco


    Data: 16/09/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... essere nata nel 1980, in tal modo cominciò a darle con naturalezza del �tu�, lui che non dava mai confidenza né familiarità agli studenti. Lei, Irene invero, gli dava rigorosamente del �lei�, lo chiamava professore tutte le volte, ma non smetteva di fissarlo perennemente negli occhi, non abbassava lo sguardo nemmeno quando lui cominciò a guardarle quasi sfacciatamente le cosce. Era una sua illusione? Fu quasi naturale cominciare a prolungare i colloqui, che ormai non avevano niente a che fare con la chimica, furono ancora più consueti e naturali per lui accompagnarla al suo mini appartamento da studentessa di buona famiglia.Non era sorprendente che lui salisse da lei per scambiare ancora varie dicerie nella sua cameretta ordinatissima, lui che ricordava i pazzeschi disordini delle sue compagne d�università. Erano trascorsi parecchi mesi da quel primo rinfresco, però quel mercoledì lei non venne. Lui aspettò fino a tardi, rimproverandosi di non aver avuto il coraggio di cercarla, per giunta non le aveva chiesto neppure il numero di telefono, così il venerdì mattina trovò un biglietto presso la segretaria dell�istituto:�Ha telefonato la signorina Carla, ha detto se può richiamarla a questo numero. Il suo cuore era in tumulto, la sua voce al ricevitore che lo rincuora:�Sa professore, l�influenza, &egrave passata, ma non voglio uscire con questa umidità�.Lui speditamente passò presso una dolceria per acquistare dei cioccolatini. Da quanto tempo non comprava cioccolatini per una ...
    ... donna? Sua moglie in realtà odiava la cioccolata. Lei indossava un pigiamino quasi da bimba, con quel seno poco pronunciato, ma con i capezzoli visibili e appuntiti, dopo si sedettero sul letto, lei sgranò amorevolmente gli occhi scartando i cioccolatini. Quando iniziò a farsi buio non accesero nessuna luce, lui la baciò nella penombra quasi castamente all�inizio, poi con radicale voracità. Lei non voleva cedere alla sua lingua, perché rispondeva colpo su colpo. Cominciarono quasi a mordersi le labbra mentre le sue mani frugavano sotto il pigiama, sotto la maglietta di cotone bianco, lei aveva un seno marmoreo con i capezzoli tesi allo spasimo, in quanto s�avvinghiavano sul lettino con un fare frenetico.Lui in quella contingenza era quasi come un incapace, inidoneo e perfino maldestro, lui che aveva avuto tante donne le sfilò il pigiama e la maglietta in un sol colpo cominciando a baciarle il seno, trastullandosi con i capezzoli. Si spogliò, buttò per terra alla rinfusa la giacca, la cravatta e la camicia, mentre i pantaloni li allontanò con un calcio: lei era nuda adesso, un lieve ma inconfondibile aroma di sesso si espandeva dall�interno delle sue cosce. In quel appassionato frangente non ci fu più bisogno di formulare parole, la sua testa scese giù fino all�ombelico, lei respirava forte, le sue mani gli stringevano i capelli, lui scese ancora. Lei era farneticanti, dotata di vita propria, era deliziosa, le sue nuove secrezioni erano diventati un fiume in piena, sicché si ...