1. Cena di classe con doppio regalo


    Data: 17/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: sportivobsx, Fonte: Annunci69

    Non rispondo mai al telefono di casa, chi mi ha bisogno lo sa e mi chiama esclusivamente sul cellulare, difatti chi telefona a casa cerca esclusivamente i miei genitori o i miei fratelli e sorelle. Una sera di inizio febbraio invece cercano me, mia sorella lo sa che deve dire non ci sono se eventualmente chiedono di me, ma mi chiama lo stesso. Sono già scocciato, lo sono ancor di più quando dall'altra parte del telefono c'è una mia ex compagna di classe delle superiori che chiama a distanza di dieci anni dalla maturità perchè vuole organizzare una cena di ritrovo della classe delle superiori. Resto sul vago, se all'inizio sono indeciso, dopo poco mi passa subito la voglia pensando alle classiche domande che verranno fuori “cosa fai, sei fidanzato, ecc ecc “ nonché ricordi vari di tempi ormai passati e dimenticati. Oltretutto con metà classe non è che sia mai andato particolarmente d'accordo, per cui no, non mi interessa. Passano due giorni e mi chiama sul cellulare un ex compagno di classe, dicendomi il tutto si sarebbe organizzato da lui visto che lui e la famiglia hanno un agriturismo e che circa metà della vecchia classe non sarebbe venuta, visto che con lui non son mai stati in ottimi rapporti.
    
    E qui cambio idea, eh sì, perchè lui è Riccardo, con cui ho passato gli ultimi due anni del liceo, un ragazzo più grande di noi di tre anni, per cui stravedevo, in tutti i sensi. Maschio, etero e anche stronzo, aveva capito subito la mia sessualità e le provocazioni erano ...
    ... frequenti, come farsi vedere perennemente in slip nello spogliatoio della palestra e toccarselo palesemente con me davanti o fare riferimento alle sue performance con le più svariate ragazze. Però è stato un amico, una persona di cui mi potevo sicuramente fidare. Invito quindi accettato, almeno per il gusto di rivederlo e anche un po' di eccitazione viste le seghe che per anni mi sono fatto su di lui.
    
    Arriva la sera della cena, ci rivediamo ed è esattamente come se ci fossimo visti il giorno prima, ma in realtà erano passati anni. Le classiche battute, la classica pacca sul culo prima, che diventa poi una bella palpata dopo. Siamo tutti a tavola, si parla del più e del meno, aiuto a sparecchiare tra una portata e l'altra perchè sinceramente dopo un po' di star seduto con i soliti discorsi ne ho basta, ci incrociamo nel corridoio semi buio della sua taverna che porta alla cucina sopra e lì mi palpa proprio bene il culo.
    
    Stavolta reagisco allo scherzo e allungo la mano verso la parte bassa davanti dei suoi pantaloni. Lo palpo leggermente, lui sta in silenzio e mi chiede “Ti piace?”. Secco gli rispondo: “Non ho sentito nulla”, lui allora mi prende la mano e se la avvicina lì, stavolta lo tocco per bene, è molle ma bello consistente. Allora lo guardo negli occhi e gli rispondo “Sì”. Torno in sala, passa qualche minuto e mi chiede di salire un attimo con lui.
    
    Andiamo in camera sua, quel mio sì lo ha lasciato un po' spiazzato, perchè significa ammettere che sono gay. “Sì lo ...
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