1. Cena di classe con doppio regalo


    Data: 17/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: sportivobsx

    ... sono, e non lo sa nessuno, lo sai tu, ok ora lo sai, ma in fondo lo hai sempre saputo”, gli rispondo. Lui allora mi chiede come mai glielo confessi così senza paure che lui lo vada a dire a tutti o cosa. “Semplicemente perchè è il nostro segreto, lo sai perchè tu mi hai toccato il culo e io ti ho toccato l'uccello. Quando eravamo alle superiori eri solo tu a toccarmi il culo, io non ti ho mai sfiorato perchè temevo una tua reazione, ora ne è passato del tempo”, gli rispondo. Lui sta in silenzio, sembra pensare chissà cosa e mi fa “Prova a farmi una sega, vediamo se mi tira con un maschio”.
    
    Ok, questa occasione non me la lascio di certo scappare. Acconsento, sapendo che si tratta solamente di una cosa così veloce perchè purtroppo, o forse per fortuna, lui è etero, però la voglia di toccarglielo e tenerlo in mano anche solo per qualche minuto è tanta. E poi in questi anni ho fatto diversi pompini immaginando che il cazzo che stessi succhiando fosse il suo. Mi fa quindi sedere sul suo letto, va un attimo in bagno a pisciare, torna con già l'uccello fuori, molle e mi dice “vediamo cosa sai fare”. Non dico nulla, lui si avvicina e lo prendo in mano, è caldo, molle ma già grosso, bello, peloso al punto giusto, maschio. Lo avvolgo nella mano e inizio dolcemente a segarlo, mentre con l'altra gli massaggio le palle. Su e giù un paio di volte e comincia a prendere consistenza, alzo la testa, lui si sta mordendo le labbra, lo guardo, ci fissiamo negli occhi mentre continuo a ...
    ... segarlo e lui mi mette una mano sulla testa spingendomela verso il suo membro. Lo guardo con sguardo interrogativo, “succhiami il cazzo dai”, sono le sue parole prima di ritrovarmelo davanti la bocca. La apro, lo faccio entrare, inizio a sentire il suo sapore e a leccarlo con cura. Sono eccitatissimo, inizio quindi a pomparlo come un forsennato, ora è diventato di marmo, lecco avidamente l'asta, la cappella, i coglioni, alternando slappate con la lingua a un vero e proprio pompino con risucchio, stringendolo tutto tra le mie labbra e facendolo scendere fino alla gola. Lui gode, ansima, mi da il ritmo del pompino con le sue mani, porta la mia mano sinistra sul suo corpo e quindi nel mentre gli massaggio le gambe, il petto.
    
    Sto godendo all'inverosimile quando sento la porta che si apre “Ma dove siete finiti?”. Cazzo, è un nostro ex compagno, Nico, che è venuto a cercarci perchè tardavamo a scendere. Lui lo guarda terrorizzato, io ho solo la forza di tirare fuori il cazzo dalla bocca senza fare altro. Siamo lì, immobili, tutti in silenzio. “Sei andato a pisciare e non hai chiuso la porta”, riesco a dire parlando con lui. Sono terrorizzato, la paura di essere sputtanati è tanta, ma Nico fa una cosa strepitosa: un passo avanti e chiude la porta, a chiave. “Se è qui la festa, festeggiamo” dice mentre viene verso di noi slacciandosi i bottoni dei jeans. In poco mi ritrovo con un cazzo per mano: continuo il pompino a lui e lo alterno col cazzo di Nico, più piccolo in lunghezza ma un ...