1. Di quando ho iniziato ad essere gelosa di mio figlio - 2


    Data: 19/09/2018, Categorie: Incesti Autore: Una madre, Fonte: EroticiRacconti

    Non ci potevo credere. Avevo sentito dei rumori e degli inequivocabili gemiti provenire dalla camere di mio figlio. La tentazione di spalancare la porta per vedere cosa stesse succedendo era forte ma,il mio carattere riservato e la discrezione che mi ero imposta nei confronti di mio figlio dopo quell'errore conseguente ad un momento di debolezza,mi avevano fatto desistere. Non avevo spalancato la porta per evitare scandalo ed imbarazzo per tutti,chiunque fosse in quel momento insieme a lui. In verità,sapevo che a quell'ora era il "turno" di Aida,la moglie del suo migliore amico che,docente di matematica alla scuola media,aveva quel pomeriggio libero e dunque,si era offerta come "Infermiera"volontaria. Dunque,avevo resistito alla tentazione di aprire quella porta ma non avevo potuto fare a meno di origliare e spiare dal buco della serratura. La stanza di mio figlio era lunga e stretta e dunque,il letto,era posizionato proprio di fronte alla porta. Avevo il cuore in gola mentre mi accingevo a fare una cosa di cui avrei dovuto vergognarmi e che,invece,consideravo un legittimo diritto di madre e......... Il mio disagio era tale,che mi costringevo persino a cancellare i pensieri che balenavano nella mia mente. Dalla tenda della finestra della parete dietro al letto,filtrava una luce che illuminava a giorno la scena che si apriva davanti al mio incredulo occhio: Lei,Aida,moglie del suo migliore amico,era china su di lui e gli stava leccando il cazzo. Mio figlio con la gamba ...
    ... dolente tesa e l'altra piegata,le teneva le mani sul capo e l'accompagnava nei suoi alterni movimenti col cazzo tra le labbra. I suoi ansimi lunghi e profondi,mi lasciavano capire che andavano avanti da un po e che lui era già pronto ai fuochi d'artificio finali. Quella visione era troppo forte per me e,singhiozzando,sono corsa nella mia camera. Quel giorno,mi ero presa un paio d'ore di permesso dal mio ufficio proprio per accudire mio figlio ed evitare anche che la sua amica si sacrificasse troppo per lui. Buttata sul letto senza neanche svestirmi,cercavo di riordinare le mie idee senza peraltro riuscirvi. Perché quella mia reazione nei confronti di mio figlio che avendo oramai più di ventiquattro anni,aveva tutto il diritto di una sua vita sessuale. Certo,era un bel bastardo a farsela con la moglie del suo amico ma,che diritto avevo io di giudicare i loro comportamenti? Mentre in bagno cercavo di rassettarmi per rendermi presentabile,nello specchio vedevo una vecchia col trucco sciolto dalle lacrime e dal rossetto sbavato dai miei stizzi di rabbia mentre il mio sesso,contravvenendo ai miei principi,si scioglieva di umori che mi colavano lungo le cosce. Era pazzesco,ciò che mi stava accadendo;Ero furiosa con quella sgualdrina eppure,il pensiero che stesse facendo un pompino a mio figlio,mi aveva riempita di rabbia e mi aveva eccitata. Mentre facevo il bidet,mi ero masturbata cullandomi nell'osceno,incestuoso pensiero che fossero le mie labbra a far godere mio figlio. Quando avevo ...
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