Parte i: quella prima volta in biblioteca
Data: 21/09/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aerdna96
Era un mercoledì come un altro, sotto sessione, giornate passate sui libri con il caldo estivo. Come di routine entrai in biblioteca passando tra gli scaffali di libri, raggiungendo il mio solito posto. Posai lo zaino e tirai fuori penna, appunti e pc. Passarono le prime ore della mattina, alle 10.30 decisi di far la solita pausa caffè, raggiunsi la macchinetta, inserii le monete e aspettai il mio caffè macchiato. Mentre la macchinetta del caffè procedette con il suo lavoro, mi guardai attorno, vidi le solite ragazze nulla facenti che starnacchiavano a squarcia gola, la solita donna delle pulizie che passava le scale ed infine vidi LUI. Il mio sguardo si soffermò su un ragazzo massiccio, pettorale scolpito sulla sua maglietta bianca, capello moro e pelle olivastra, braccia possenti e barbetta curata. Indossava un pantaloncino di jeans, di quelli stretti che valorizzano il cavallo. Era appoggiato al muro mentre messaggiava al cellulare quando si accorge di essere osservato. Il mio caffè era già pronto da qualche minuto e lui con mezzo sorrissetto mi fece segno verso la macchinetta. Arrossendo presi il caffè e mi direzionai verso il cortile per prendere una boccata d'aria e raffreddare i miei ormoni. Non riuscivo a toglierlo dalla mente, ero quasi intenzionato ad andare in bagno per farmi una sega avendo ancora impresso nella mente i suoi lineamenti e la sua sporgenza fatta dal jeans. Tempo di finire il caffè egli uscì, con un pacchetto di sigarette tra le mani.
Mi bloccai ...
... di nuovo, lo fissai e lui se ne accorse. Vidi la sua ombra avvinarsi sempre più fino a quando non me lo ritrovai davanti a me - momento imbarazzante- i primi pensieri furono: “starà venendo da me? Mi prenderà a pugni perchè lo guardo con occhi da frocetto?”. Una voce bassa e calda esclamò: "Vuoi una sigaretta? Ti vedo agitato..." e concluse con un sorrisetto malizioso. Io oramai sbiancato sentivo il cuore in gola, anche se in quel momento avrei voluto avere qualcosa d'altro in gola. Risposi con voce sottile: "Si grazie, molto gentile". Aprì il suo pacchetto di Marlboro bianche e tirò fuori una sigaretta e me la porse. Messa in bocca, aspettai che me l'accendesse. Esitò un attimo prima di porgermi l'accendino, una volta dato disse: "Belle labbra comunque, carnose al punto giusto". Io incredulo risposi con la prima cosa che mi passò per la mente: "Grazie anche le tue niente male!". Rispose con il suo solito sorrisetto. Per rompere quella conversazione imbarazzante gli chiesi cosa facesse in biblioteca, cosa stesse studiando. Mi rispose con testuali parole: " Si stavo cercando di studiare biologia, ti ho visto in pausa alla macchinetta e mentre ti piegavi per prendere il caffè mi è venuto il durello". Io ridendo come un cretino, ribattei: "Ah quindi non è solamente la forma del jeans che ti valorizza quel pacco enorme!". Lui toccandosi là sotto, strinse il suo tronco e rispose: " Provare per credere! Se vuoi ti mostro il cavallo, anzi lo stallone che ho sotto, in bagno se vuoi.". ...