Vapori
Data: 21/09/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bollentispiriti
... La sofferenza per la dilatazione forzata diminuisce; si fa sempre più sopportabile, finché una nuova ondata di liquido lubrificante non cola dall'alto e gli allevia completamente le pene. Ora la strada è spianata. Non vi sono più ostacoli. Nel cunicolo oscuro la pressione dell'invadente ospite massaggia e stimola la prostata che, secerne liquido a fiotti, sputandolo all'esterno filamenti corposi come fosse sperma. Il recettore di tanta abbondanza, il tenero passivo, si danna a massaggiare il suo inutile uccello che, conscio di non poter penetrare nulla, si dispera, cercando altra soddisfazione, pur accettando il difficile destino che la sorte gli ha fornito; lo tira come un elastico, esasperandolo, gonfio e teso nella mano. Ora l’attacco è profondo. Il passivo sente stretto il morso che lo attanaglia; s’incolla al bacino dell’amico che lo cavalca. Serra le mani attirando a sé le cosce che spingono contro il bacino. All'interno lo strumento di devastazione gli carota senza pietà le viscere. L’asta del ricevente è ritta e rigida; sbava a vuoto. Sembra un semplice fodero dell’asta aggressiva che lo penetra, trapassandolo da parte a parte. Soggiace il consenziente, curva indietro la schiena nel tentativo di agevolare il compagno che lo squassa; digrigna i denti per resistere più a lungo possibile all'attacco. Il ritmo è frenetico. Le gambe, piegate sulle ginocchia non reggono più la frequenza dei movimenti sussultori del compagno. Scricchiolano, cedono fino a piombare, ...
... spiaccicate, sul materassino, mentre il movimento a pompa continua ininterrotto alle sue spalle. L’attivo si ancora ai capezzoli del passivo, mentre rallenta il movimento, nell'attimo fuggente dell'eiaculazione. Il passivo avverte che il divertimento è agli sgoccioli. Accelera l’ondulazione delle anche compresse dal peso sempre maggiore del corpo che lo schiaccia. Le strizzate del compagno ai capezzoli lo erotizzano sempre più. Fino al punto di essere solo lui a muovere il bacino, mentre si riempie di liquido che dall'ano gli incolla le gambe. Svuotato, il compagno ha ceduto. Caracolla come svenuto sul puledro che si agita sotto di lui, indifferente alle scrollate che subisce. Finché, contento, si butta su di un fianco. Chi fin'ora ha subito si gira e, sempre più eccitato, offre il suo gingillo che pretende la sua parte di soddisfazione. Teso e gonfio lo offre alla bocca dell’altro, che, pronto, lo assume, gustando l’odore acre dello sperma, conscio che il piacere va ricambiato per gratitudine verso chi gli ha donato molto di sé. Lo agita lo spreme, fino a che da rigido non diventa un floscio tubo vuoto. Bocconi entrambi ansimano riprendendosi dalle delizie faticose che li hanno sfiancati. Si toccano, schiaffeggiandosi allegramente le natiche, accompagnando con risolini compiaciuti, fino a riprendersi completamente. Lo scambio di un bacio riconoscente, senza più affanno né adrenalina conclude l’incontro. Riappacificati col mondo, ognuno si arrotola l’asciugamano intorno alla vita e se ...