come una belva
Data: 25/09/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Tabù
Autore: antonio89x
... festa del paese, nella confezione piatta di cartone grigio, con la plastica dura e anatomicaad avvolgerla. Sei lì sul letto che non mi guardi mentre faccio sgobbare la barbie, sguattera senza nome, con il suo vestito sporco, lacero, nella cucina di plastica giallo fluorescente. Sei lì sul letto a sfregarti Emilie contro i pantaloni, troppo occupato a leggere ogni tua sensazione per vedermi. Ci sono anch’io, però, lì, con la servetta senza nome, barbie delle bancarelle… mentre, facendolo balzellare a saltelli brevi, nella mia mano destra che sale e scende, scartando a sinistra, porto in scena un omaccione muscoloso, con un paio di slip neri soltanto indosso. Ecco Big Jim, quello vero, dritto dallo scaffale del negozio… ecco Big Jim, rubato solo per questi piccoli fuori programma dal cesto di giochi di mio fratello più piccolo. Ti sfreghi il bozzo ancora più forte, Emilie ridotta quasi a pialla per quel puntello di frassino che non vuol saperne di piegarsi. Sfreghi con più vigore, per vedere come ci si sente, che effetto fa, mentre Big Jim, ubriaco, di ritorno dal bar, ha da ridire con la barbie sguattera per la cena preparata. E’ un pugno, uno solo, violento, al centro del viso. E’ un pugno solo, alla maniera di papà con mamma. Barbie, col naso pendulo, sanguinante, si piega in terra, si inginocchia: “No, no ti prego, anche stasera no… perdonami”… è solo un sussurro disperato, che sa di moccio e sangue, del salato delle lacrime calde, mentre finiscono in bocca sporche, quando ...
... si piange disperati, col naso rotto, coscienti che, tanto, non servirà a nulla. Big Jim la spinge contro il tavolo, la sbatte con tutto il tronco sui piatti, sulla minestra, come se il suo vestitino non fosse già abbastanza sporco. Big Jim le tira su il vestito, le mette la gonna sulla testa e le tira giù le mutande, come se il vestitino non fosse già abbastanza strappato. Proprio come papà. La prende rude, violento. Non le interessa che urli, strepiti, che lo implori… anzi. E’ proprio come il mio papà Big Jim, che sbatte violentemente il suo bacino contro quello di mamma, strappandole urla ad ogni colpo, mirando alto, in quello che dopo ho capito essere l’altro buchetto che a voi maschietti tanto piace. Big Jim ha nei miei giochi le gambe sporche di sangue, sulle cosce dure, da muratore… barbie piange lacrime rosse che scivolano sui polpacci. Big Jim è sporco di sangue, come ora vorrei lo fossi tu, in questo quadretto che sa d’un afrore insopportabile, come vorrei che fossi tu mentre continui a strusciarti quel pezzo di stoffa sui calzoncini, mentre tieni ad Emilie la gambe assurdamente divaricate, strette per le caviglie tra le tue manine voraci. Vorrei che i tuoi calzoncini, lì, si sporcassero di sangue, di quello di Emilie… vittima d’una emorragia copiosa, stroncata, mentre lì, come una donnaccia di quart’ordine si dimena sul tuo bozzetto. Emilie, come quella barbie, come la mamma, se lo merita. Sgualdrine!Non succede nulla.Il flash, così com’era arrivato, così come s’era ...