1. come una belva


    Data: 25/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Tabù Autore: antonio89x

    ... arricchito, svanisce nel silenzio, in quella mia scrollata di testa, con gli occhi chiusi, stretti, chefaccio per cacciarlo via. No, questa luce azzurrina non la si può sporcare con i giochi zozzerelli, coi ricordi neri d’un gioco d’infanzia.Sei ancora lì. Il tuo volto è disteso, in penombra, mentre lo sterno, incassato debolmente al centro del tuo petto scuro, va su e giù debole, al ritmo del tuo respiro. Il lenzuolo, ormai anch’esso azzurrino, solo un punto più scuro delle pareti, ti copre discreto il sesso e la gamba destra, avvolgendo quel pezzo di te tra le sue pieghe. Quanto sei dolce, così addormentato. I capelli, sudati, sulla fronte che solo ora s’è asciugata al vento fresco che filtra da fuori, si sono solo un po’ arricciati sulla fronte, in piccoli tirabaci scomposti. Te ne darei uno, cento, mille per ognuno di quei graziosi ricetti che ti incorniciano. Te ne darei milioni… ma dovrai giurarmi che sono sola, con te… che esisto solo io. Te ne darei miliardi, miliardi e di più… ma Emilie dovrebbe morire, morire stanotte stesso, assieme alla tua promessa.Il sesso mi si gonfia, le labbra, quelle grandi, si allargano… lasciano venir fuori quelle più piccole, intime, nascoste… la mia “signorina segreta” si erge altezzosa, prima ballerina d’un debutto mondiale. Mi sento impazzire, sento la saldatura delle mie cosce che pulsa di sangue, piena… ho lì sotto un altro cuore, o è solo una sensibile cassa di risonanza per quello che ho nel petto? Non lo so, adesso non mi ...
    ... interessa capirlo, saperlo… voglio solo vivere con tutta la passione che serve questo momento, assaporare questo muovo quadro che mi esplode sul viso, qui su questo letto… e che mi fa eccitare così forte. E’ assieme a questa immagine che mi sono d’un tratto accesa, lì sotto… e adesso voglio viverla tutta, finché vorrò.M’hai detto sì, me lo hai sussurrato nell’orecchio, senza ascoltare neppure quello che volevo dirti. L’hai detto così, d’istinto… perché “al Cuor non si comanda”. Ti sei alzato, hai tirato a te il lenzuolo che ci copriva, lasciando me nuda e avvolgendo le tue gambe, il tuo bacino. Simpatico, improbabile pudico che sei! Ti perdono tutto, ora. Ti perdonerei tutto, ogni cosa, adesso che prendi quella sgualdrina dal collo, strappandola alla mensola dov’era seduta. Ti perdonerei ogni cosa, ti perdono d’avermi lasciata qui nuda, nella luce azzurrina di questa stanza… ma mai, ascoltami bene, mai potrei perdonarti se non avessi il coraggio d’andare fino in fondo. Mai ti perdonerei se adesso tu non facessi quanto ti ho chiesto di fare… se adesso tu, col sangue di quella stronzetta a lordarti le mani, non mi giurassi eterno, esclusivo amore. E tu lo sai. Lo hai letto nei miei occhi. Non c’è bisogno d’aggiungere altro! Sembra quasi che anche tu senta quell’odore forte, di passione, quell’odore che sa di umido, che si fa afrore ogni passo in più che muovi per raggiungermi su questo letto. Solo al pensare a quel sangue che presto lorderà le federe del letto dove, poi,frenetici, ci ...
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