Davide e dario - capitolo 4 - fine
Data: 25/09/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: ennese80
Capitolo 4
Il giorno dopo, puntuale come sempre, Davide arrivò a casa mia. Non appena chiusi la porta le sue grosse mani già mi palpavano lascivamente e le nostre lingue provvedevano con passione a scambiarci saliva.
Con la mano andai subito ad accarezzare il suo cazzo da sopra la patta era già al massimo dell’erezione.
Lo misi subito a petto nudo e, mentre con una mano gli massaggiavo la pancetta, iniziai con la lingua a leccargli il petto. Seguivo le forme dei suoi pettorali, mordicchiavo i suoi capezzoli, facevo correre la lingua lungo l’incavo delle ascelle e lungo i grossi bicipiti. La lingua sul mio corpo, ogni tanto, prendeva la strada della sua bocca.
Andammo subito in camera da letto, i restanti vestiti volarono via subito. Lui era disteso sul letto, il suo cazzo torreggiava voglioso. Iniziai ad esplorare il suo corpo partendo dai piedi, sapevo dal nostro primo incontro che gradiva quel trattamento. La mia lingua scorreva sulle piante e sui dorsi, la mia bocca succhiava i grossi alluci. Poi iniziai a salire lungo le gambe e le cosce, volevo arrivare al suo cazzo, immaginavo che avesse voglia di sborrare ed anch’io avevo voglia di quel grosso bastone e del suo dolce nettare.
Leccai i grossi testicoli e poi infilai il suo cazzo nella mia gola più in fondo che potevo, la mia mano raggiunse la mia testa, mi accarezzava dolcemente e, ogni tanto, mi teneva in modo che mantenessi più a lungo il suo cazzo nel fondo della mia gola.
Durò poco, aveva troppa ...
... voglia, il suo seme inondò la mia bocca e lo ingoiai.
Mi distesi accanto a lui, mi abbracciò e mi baciò a lungo.
Dopo diversi minuti mi fece distendere a gambe larghe verso il bordo del letto. Lui scese e s’inginocchiò, mi allargò le chiappe e guardava il mio buchino che, ormai, conosceva bene. Lo accarezzò col suo indice, sentivo la sua pelle ruvida e mi dava un piacevole brivido.
La sua lingua iniziò a massaggiare il mio buchino, prima piano e poi sempre più velocemente, si fAlaceva strada dentro di me. Furono poi le sue dita a massaggiare il mio sfintere, prima una, poi due arrivando a tre.
Fummo interrotti dal suono del campanello, non sapevo chi potesse essere, indossai meglio che potevo i boxer ma l’erezione era ben visibile.
“Arrivo” risposi ed andai ad aprire.
Appena aprii la porta mi trovai davanti il mio Dario.
Era visibilmente nervoso. “Amore, che succede?” gli chiesi.
Dario iniziò a piangere, lo feci entrare, lo abbracciai e lo baciai.
Lo feci sedere ed andai a prendergli un bicchiere d’acqua. Non appena girai le spalle, in un attimo lui si precipitò ad aprire la porta della camera da letto.
“Avevo visto bene il numero, sei davvero tu!” disse
“Dario!” rispose la voce tremante di Davide “Lascia che ti spieghi”.
Corsi in camera e vidi Davide sconvolto e Dario furioso.
“Qualcuno mi spiega cosa sta accadendo?” chiesi.
“Lui è mio padre, stai scopando con mio padre” rispose Dario.
“Co-cosa” risposi “Amore ti giuro che non lo ...