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Domenica al mare
Data: 26/09/2018, Categorie: Etero Autore: ginny84
... chinò la testa verso il mio seno per succhiarmi avidamente i capezzoli che si erano fatti duri e spiccavano scuri ed eretti sulla pelle chiara del mio seno. La mia mano allora scese ad afferrare il suo cazzo che era ormai splendidamente eretto. La cappella brillava rossa fra le mie dita mentre lo accarezzavo. Lui gemeva mentre gli stuzzicavo il prepuzio con l�unghia del pollice. Nel frattempo la sua mano era scesa ad accarezzarmi fra le gambe. Ero già bagnatissima e il mio clitoride era gonfio di desiderio. Lui prese a carezzarmelo per poi iniziare ad infilare due dita nella mia calda e bagnata fessura. Quando non ne potei più di quella tortura gli sussurrai all�orecchio: �Mettimelo dentro�. Allora lui si sedette sulla panca e mi fece sedere sopra di lui dandogli le spalle. Le sue mani mi tenevano la fica aperta per aiutare il suo grosso cazzo a entrare con più facilità impalandomi sopra di lui. Lo sentii riempirmi tutta e un piacere enorme iniziò a crescere in me. Iniziai allora a muovermi su e giù su di lui mentre Davide mi strizzava i capezzoli e mi mordeva il collo. Ormai stavo per venire così iniziai a menarmi furiosamente il ...
... clitoride per poter accrescere il piacere. Soffocai i miei gemiti di soddisfazione a stento giusto perché c�erano dei bambini che giocavano nella veranda della cabina. Mi accasciai su di lui sentendolo però ancora duro dentro di me. Sapevo cosa voleva. Lo vogliono tutti gli uomini prima o poi. Mi alzai in piedi mentre lui rimase seduto. Mi inginocchiai ai suoi piedi e iniziai a menarglielo per poi prenderlo in bocca. Era grosso, riuscivo a farcene entrare a mala pena metà, ma intanto gli accarezzavo le palle e la base del cazzo. Quando gli succhiavo la cappella lo sentivo trattenere il respiro. Ad un certo punto mi afferrò la testa e iniziò a pomparmi in bocca, a scoparmi la bocca. Un�ultima stoccata e venne, venne in abbondanza, dalla bocca il suo seme mi colò sul seno e sul ventre. Quello che riuscii lo ingoiai il resto le lo ripulii con il suo asciugamano. �Ciao Davide, salutami Andrea� dissi uscendo dalla porta della cabina dopo essermi infilata nuovamente il costume. Lui rimase lì ancora stordito dall�orgasmo senza dire nulla. Sorrisi incamminandomi verso la mia cabina. Chissà, pensai, magari domenica prossima �proverò� il suo amico.