-
Pallavolisti 04
Data: 27/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: archer81
La settimana successiva non mi presentai in palestra per gli allenamenti dichiarando all’allenatore che era costretto a letto da una terribile influenza ma purtroppo, come si sa, le bugie, specie quelle raccontante male, hanno le gambe corte. Il sabato successivo ero appena rientrato da lezione e appena terminato di pranzare suonò il campanello e mia madre che era andata a rispondere ricomparve in cucina con alle sue spalle Mirko. Rimasi senza parole e quasi non risposi al saluto che il mio capitano mi aveva rivolto; nel frattempo mia madre ci aveva lasciato soli andando verso la camere dicendo di dover sistemare qualcosa che neanche ricordo vista la confusione che regnava nella mia testa. Mirko prese posto su una sedia senza che io gli rivolgessi parola e dopo pochi istanti di silenzio, fissandomi col suo sguardo enigmatico, mi disse che per essere stato costretto a letto tutta settimana avevo una bella cera. Non risposi e lasciai che proseguisse nel suo monologo con cui mi diceva che avevo degli obblighi nei confronti della squadra e che le mie cazzate personali non dovevano incidere sul mio impegno e rendimento nella pallavolo. Nessun altro riferimento all’ultimo incontro e al fatto che mi avesse scopato la bocca; farfugliai qualcosa di sconnesso e incomprensibile e venni salvato dalla ricomparsa di mia madre che stava uscendo per comprare al supermercato sotto casa qualcosa che aveva finito. Salutò Mirko e si chiuse la porta alle spalle lasciandomi ...
... solo con quel ragazzo nei confronti del quale non sapevo quali sentimenti provassi. Regnava il silenzio mentre col suo sguardo continuamente fisso su di me Mirko si alzò e mi venne incontro mentre ero in piedi appoggiato al piano di lavoro della cucina avvicinando il suo volto al mio così tanto da sentire il suo fiato sulle mie guance. Appoggiò una mano sulla mia spalla e con una leggera pressione mi fece capire cosa voleva che facessi: mi accovacciai arrivando ad avere il suo pacco di fronte al viso e senza che lui mi dicesse nulla gli sbottonai i jeans facendo uscire il suo cazzo già quasi duro. Lo presi subito in bocca succhiandolo mentre con la lingua stimolavo la sua cappella e facendolo diventare in pochi istanti completamente duro. Mirko che aveva cominciato ad emettere gemiti di piacere, mi prese per la nuca e tenendola ferma cominciò a scoparmi la bocca spingendo sempre più in fondo il suo cazzo e accarezzandomi la gola con la cappella. Sentivo un leggero senso di soffocamento che però mi eccitava ancora più mentre, nei pochi attimi in cui lo tirava fuori permettendomi di respirare lo vedevo completamente pieno della mia saliva. Dopo alcuni minuti di scopata della gola mi fece rialzare e girare facendomi voltare verso il piano di lavoro dando la schiena a lui che cominciò ad armeggiare con i pantaloni della mia tuta che velocemente scesero a terra insieme ad i miei boxer. Mi abbracciò da dietro strusciando il suo cazzo durissimo sul mio culo mentre ...