1. Rossa di sera


    Data: 27/09/2018, Categorie: Etero Autore: Irio

    ... dall'altra e spontaneamente, senza programmare niente ci toccammo a vicenda le mani, facendole scivolare l'una su l'altra, senza guardarci. Fu una cosa molto sensuale ed intensa. quando tornai a casa vidi un suo messaggio che diceva che voleva assolutamente rivedermi.
    
    Abitavo con i miei, e d'estate, per una decina di giorni, partivano sempre per la montagna, così fu anche quell'anno. La mia amica sapeva che ero solo a casa, ed un pomeriggio mi disse che era libera e che voleva venire da me a trovarmi. Mi sentii combattuto perchè avevo voglia di stare con lei ma la storia che era impegnata mi dava fastidio. Alla fine le scrissi di si, e lei una mezz'ora dopo si presentò da me. La feci salire ed accomodare in camera. Ci sedemmo sul letto ed iniziammo a parlare. Passò un po' di tempo e parlammo un po' di tutto poi lei disse che doveva andare. Rimasi in silenzio poi le chiesi il permesso di fare ciò di cui mi sarei pentito se non avessi fatto. Lei mi sorrise un si, passai una mano sulla sua nuca, tra i suoi lunghi capelli rossi e la baciai. Lei si lasciò andare del tutto. Mi sbottonò la camicia, le alzai il vestitino in cotone che le si era avvolto addosso. Se lo sfilò e rimase nel suo completo intimo. Era minuta, ma molto ben fatta, aveva un bellissimo sedere ed un bellissimo seno, prosperoso ma sodo. Inizia a baciarle il collo e mi misi sopra di lei. Ansimava di desiderio. Il mio membro iniziava a gonfiarsi sempre di più e l'eccitazione saliva. Le accarezzai il sedere lei ...
    ... strinse le gambe intorno a me. Mi tirai su e la sollevai sopra di me. Era a cavalcioni con le gambe strette intorno alla mia vita che mi carezzava la testa e me la spingeva sul collo poi cercava la mia bocca. Le slacciai il reggiseno e mi tuffai sui suoi capezzoli provocandole dei fremiti ancora maggiori. I miei pantaloncini erano larghi e la parte rigida, dove sono i bottoni, si era arricciata e batteva contro il suo clitoride. Si staccò da un bacio e sospirando disse che era eccitatissima. La presi di nuovo e la stesi di fianco a me continuando a baciarla. Le misi una mano tra le gambe e sentii che era calda e umida. Ebbi un sussulto. Pensai che se fossi andato avanti sarebbe stata una situazione irreparabile. Aveva pur sempre il ragazzo. Lei sentì questa mia esitazione e mi chiese che cosa c'era. Le dissi che mi facevo problemi a causa del suo impegno, lei mi chiese scusa, e disse che capiva. Rimanemmo un po' così in silenzio a guardarci. Mi accarezzava il petto, io le passai le dita sul fianco fino a d arrivare al suo sedere sodo. Sorrise e disse: "Guarda, ti piace il mio culo?" si girò e me lo mostò accarezzandosi un gluteo. Sorridendo risposi di si e riprendemmo a baciarci. Questa volta più lentamente. Salì sopra di me e si gettò sul mio collo. La mia erezione riprese ad avanzare, lei percepì il gonfiore e cominciò a strusciarsi con lenti movimenti. Ad un tratto sollevò il busto e rimase ferma seduta sopra di me. I suoi seni erano li davanti a me, la guardavo dal basso ...