1. Capii che era arrivato il momento


    Data: 27/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Sandrocornutazzo, Fonte: EroticiRacconti

    Ne avevo lette tante di storie di mariti bramosi di vedere la propria moglie con un altro. Che stronzi cornuti, pensavo all'inizio immaginando, ingelosendomi, mia moglie mentre si faceva sbattere sotto i miei occhi. Incominciai a pensarci sempre più spesso notando, ad un certo punto, che mi eccitavo ritrovandomi col cazzo duro, specialmente quando la vedevo seminuda mentre si spogliava o si vestiva. Ebbene fui contaggiato e, timidamente, iniziai come tanti mariti: a letto, mentre godeva scopando. Mi diceva pazzo perverso. poi sempre più decisamente e notavo la sua eccitazione e la sua complicità. Lunghi siii gridava godendo quando glielo chiedevo mentre scopavamo. Mai fuori dal letto. Non mi sono ancora presentato: sono Sandro, ho 46 anni, sono sposato da 17 anni con Giovanna e abbiamo due figli. Viviamo in provincia di Agrigento. Io sono un bell'uomo simpatico e atletico, , lei, mia moglie, è una gran bella fica 44enne: 165 cm di buona carne e pelle vellutata; capelli ed occhi castani e viso accattivante; tette ancora sode terza misura, ventre piatto, nonostante 2 gravidanze, senza frequentare palestre; fianchi rotondi e un culo che, quando lo ammiro, è un invito e infatti ce l'ha ben collaudato; infine le sue cosce: polpose e invitanti, fra le quali piace sbirciare pure a me che sono il marito. Lunedì sera della settimana scorsa, rientrando, la trovo nel giardino di pertinenza del nostro condominio con al guinzaglio Gemma, la nostra cagnolina. Era bella imbacuccata a ...
    ... causa del freddo e le dissi che poteva aspettare me anzicchè scendere lei. Mi rispose che la cagnolina aveva necessità. Stava fumando. Allora mi accesi una sigaretta pure io e le dissi: "Fumiamo e poi saliamo". Sentivo ancora nelle orecchie i suoi continui siii, anche quando le sborrai in bocca, e mi venne spontaneo dire: "Che fa, allora ci siamo per sabato sera?" "Per cosa?" "Lo sai. Ieri sera mi sembravi decisa". Capì perfettamente a cosa mi riferivo e notai la sua perplessità. Perplessità, intuii, dovuta al fatto di non sembrare puttana ai miei occhi. "Ma davvero dici? Come pensi che io.....e tu non sei geloso?" "Ma tu lo vuoi fare?" Silenzio. dopo una profonda sospirata alla sigaretta, girando il viso prima a destra e poi a sinistra e la fuoriuscita del fumo dalla bocca, disse piano: "Non lo so". Silenzio. "Si. Ma con chi?" Le dissi che non era uno della nostra cerchia, che lei non lo conosceva e che già avevo organizzato tutto per sabato sera. "Sei sicuro? Non credo che poi tu me lo rinfacci!" E' arrivato il momento pensai. Il problema era che, non solo nono avevo organizzato niente, ma non sapevo nemmeno con chi. Trascorsi due giorni a spremermi le meningi e poi mi venne in mente. Erano 2 anni che non lo vedevo.Ricordavo di avere il suo numero ma non memorizzato sulla rubrica del cellulare, bensì su una agendina tascabile. Trovai tutto, lo chiamai e fu felice di sentirmi. Gli dissi che avevo bisogno di vederlo e mi venne a trovare l'indomani mattina in ufficio. Chi era? ...
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