1. Capii che era arrivato il momento


    Data: 27/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Sandrocornutazzo, Fonte: EroticiRacconti

    ... Potrei chiamarlo col suo vero nome, tanto è tunisino, invece lo chiamo David per la sua forte assomiglianza con l'ex giocatore della Juve Trezeguet. Quasi identico: alto, snello, completamente pelato e la stessa espressione del viso. Naturalmente, anche lui, scuro di pelle. Gentile, cordiale e, per come lo conosciuto io, molto educato. Ci siamo conosciuti nel mio ufficio dove aveva una pratica i corso. Lo aiutai nei limiti del possibile ma per lui fu un grandissimo favore, tanto che non sapeva come ringraziarmi. Grazie al mio aiuto ora è proprietario di un ristorante. Per ricambiare il favore arrivò persino ad offrirmi di fare l'amore con sua sorella, nonchè socia. Nemmeno per scherzo gli dissi. Mi disse che era debitore a vita nei miei confronti e che potevo chiedergli qualsiasi cosa. Era felice ma, nello stesso tempo, mortificato. Perché? Credendo che l'avessi voluto incontrare per riscuotere, come diceva lui, il mio credito, rattristato mi disse che su sua sorella non comandava più lui in quanto si era sposata. Gli dissi che non era questo il motivo e che non avevo nessun credito da riscuotere. Ma come glielo dovevo dire io il vero motivo? Quando glielo dissi, cercando di essere il più naturale possibile, rimase imbarazzato per qualche minuto. Gli dissi che non stavo scherzando e gli spiegai tutto. Restammo d'accordo che saremmo stati ospiti suoi al ristorante e dopo saremmo andati a casa sua, tanto non è sposato e vive da solo. Giovanna, nel prepararsi, nervosetta lo ...
    ... era. Cercai di lusingarla io che, per la verità, non ero meno nervoso di lei. Le dissi di essere sexy. Notai sul letto quello che avrebbe dovuto indossare: quella gonna azzurra, attillata e con lo spacco sul davanti che a me piaceva tanto. Sicuramente l'aveva scelto perché una volta le dissi che mi stava facendo impazzire con le cosce scoperte. Poi un maglioncino nero, foulard dello stesso colore della gonna, coordinato intimo di pizzo nero, autoreggenti neri e stivaletti, tacco da 8 cm, neri e con chiusura a zip.---Sono in soggiorno, la vedo uscire dal bagno in accappatoio e dirigersi in camera da letto. Ho voglia di vederla e il mio cazzo si agita. Sono indeciso e quando mi decido vado e la trovo con la vestaglietta che solitamente usa prima truccarsi e di vestirsi. Ha l'accappatoio in mano e sta per ritornare in bagno. "Vediamo come sei?" "Come? Come devo essere?" "Sbottonati la vestaglia" "Perché?" "Ti voglio vedere" "Mii! Che fa mai mi hai vista?" Apre la vestaglia. "Mmmmmmm! Che sei bona! Lo fai impazzire a quello" "Si, proprio. Che mi stai facendo fare va? Mi vergogno. Si può sapere chi è" dice sorridendo forzatamente. Percorriamo i 25 chilometri che ci separano dal ristorante quasi del tutto muti. Inutile, la tensione c'è. Con l'ora legale quando arriviamo non è completamente buio. Quando entriamo al ristorante, Giovanna, nel suo cappottino blu, attira l'attenzione dei presenti. David mi vede e ci viene incontro sorridendo. Mi saluta e gli presento mia moglie. E' ...