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Il gioco alla pari
Data: 28/09/2018, Categorie: Etero Autore: fufonet
... per gigante intendo lungo circa una quindicina centimetri tra corpo e coda, largo tre centimetri di diametro nella parte del corpo e la coda con un diametro di mezzo centimetro circa. Il secondo era un tubo di plastica rigida con dentro una vagina in silicone con due pulsantini sui lati. Il terzo ed ultimo era un aggeggio a forma di metà mattarello da cucina in plastica rigida con il pomello in silicone con un pulsante laterale. Io sistemai tutto molto sbrigativamente quasi come se avessi l'abitudine di farlo o fosse una cosa preparata per l'occasione. Mi girai verso di lei e cominciai a spiegargli cosa avevo in mente. Io: "Dunque, cerchiamo di organizzare il gioco in modo tale di avere pari opportunità." Lei a voce molto bassa: "si, va bene" Io: "Ok, dunque... per scegliere chi inizia lanciamo una moneta e chi indovina può chiedere qualunque cosa all'altro, non ci si può rifiutare pena la chiusura del gioco e l'impossibilità di restituire "l'obbligo". Diamo al turno una durata minima di... un quarto d'ora, solo una volta trascorso possiamo scegliere sia tu che io se chiudere il turno e scambiare i ruoli o continuare. In caso la cosa non ci piaccia e volessimo terminare tutto scegliamo una parola da dire per terminare tutto." Io durante la spiegazione ero concentrato con sguardo basso, solo alla fine alzai gli occhi e vidi il suo viso con gli occhi completamente aperti e sbarrati quasi come se l'avessi scioccata con le mie fantasie. Lei dopo ...
... un attimo di silenzio rispose con voce maliziosa: "mmm... si, si può fare. La parola... ti va bene "fragola"?" Io, forse più scioccato di lei perchè questa cosa sembrava essere la trama di un film porno che si avverava, risposi "mi sta bene... iniziamo?" e tirai fuori dalla tasca una moneta da un euro. Lei scelse la faccia rappresentante il numero e.. lanciata... ecco uscì l'altra faccia. In pratica toccava a me sottometterla. Non so se sia stato fortunato o meno perchè non mi piaceva l'idea di esporre un mio lato "oscuro" per primo ma... così volle la sorte. Non mi sembrò che avesse preso male la cosa, dunque dovevo iniziare.. si ma come? beh per prima cosa forse mi serviva che fosse "esposta" quindi via al cronometro sullo smartpone e le chiesi di spogliarsi così da vedere effettivamente tutto quello che, sotto quei vestiti poco appariscenti, c'era. E in effetti ... Cominciò sfilandosi le due scarpe da ginnastica senza neanche slacciarle e senza neanche piegarsi mentre mi guardava fisso negli occhi quasi a mo' di sfida. Poi si sfilò la magliettina e qui, si, già si notava come fosse effettivamente molto ben definita. Ecco il risultato dei pomeriggi in palestra, piscina e al parco per correre, e non ci avevo mai fatto caso. Continuò con il reggiseno rigorosamente sportivo che teneva ben stretto quel seno che forse non aveva neache bisogno di essere trattenuto. Era... come dire... scolpito e con i capezzoli leggermente all'insù, semplicemente ...