1. La mamma


    Data: 28/09/2018, Categorie: Lesbo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... mostravano in pieno la sua goduria.La mamma rimase immobile, imbarazzata, sconvolta: non se l'aspettava... poi, anche se sapeva di spiare, restando in silenzio indagò con gli occhi il corpo meraviglioso e discinto di Thess...4E accadde di nuovo.La signora Pamela Thorn si ritrovò all'improvviso di fronte alla stessa situazione che già in passato aveva messo sotto pressione il suo autocontrollo.Pamela amava la sua Thess di un amore profondo, era la sua unica figlia ed era una ragazza, una donna, del tutto speciale.Thess era talmente dolce, quieta e amabile, da divenire ancora più bella di quanto lo fosse per natura. La madre lo leggeva, godendone, anche negli occhi degli altri: nessuno resisteva al suo fascino semplice, qualcuno ne restava incantato...“Quella madre” era una donna colta, emancipata... aveva lavorato, viaggiato, e aveva anche dovuto fare i conti con la sua complessa sessualità: Pamela era Bi-sex.Fin da ragazzina aveva provato le stesse curiosità, le stesse pulsioni, sia nei confronti della potente virilità maschile che verso la deliziosa sensualità femminile, fatta di velature, di attese... di fremiti.Si appoggiò alla porta appena chiusa dietro lei, cercando di non far rumore. Vedeva abbastanza dei moti di Thess, e non aveva bisogno di essere morbosa... restò nel buio, vegliando il piacere della figlia, col cuore stretto nella morsa della passione. Adesso aveva avuto tutto il tempo di eccitarsi; adesso, aveva il cuore pazzo e il fiato corto.E così si abbandonò al ...
    ... sogno per ingannare il desiderio...***Amore mio, lo so!Conosco i tuoi palpiti, e sono certa che anche tu vorresti... perché anch’io lo vorrei e, sono certa, che sarebbe meraviglioso, indimenticabile. Eppure sono altrettanto sicura che soffrire per questo inconfessabile desiderio, lo renda ancora più bello, più estenuante: eterno!Se appagassimo la nostra brama, se facessimo ciò che desideriamo, perderebbe la sua forza, si sfumerebbe, trasformandosi in carne, e sangue; e perderebbe tutta la sua struggente poesia. Dopo, niente sarebbe più lo stesso tra di noi ed io non voglio perdere l’innocenza di poterti guardare nel profondo degli occhi, attraversandoti fino al cuore.Ricordo, tanti anni fa, ti sorpresi ugualmente a cavalcare il grande cuscino che tenevi accanto al letto. Era tardi, la tua porta era difettosa. Venni da te in punta di piedi, per controllare che il mio tesoro dormisse, tranquilla, e invece, dallo spiraglio, ti vidi.Mi è sempre piaciuto pensare che per te quella fosse stata la prima volta. E ricordo l’effetto devastante, inatteso, che la scena ebbe su di me; il basso ventre mi esplose. Un calore mi prese nell'inguine, così improvviso da sembrare un colpo. Poi, come miele, un fluido tiepido si spargeva anche nelle mie mutandine, senza nemmeno aver bisogno di toccarmi.Che scena, amore: “cavalcavi” con la testa indietro, gli occhi socchiusi, la bocca leggermente aperta. Eri l’estasi!La corta canottiera bianca celava il petto sottile, mentre due mele acerbe tenevano ...
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