1. La doppia penetrazione al corso di formazione.


    Data: 29/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ClubGodo87_II, Fonte: Annunci69

    L’ambizione non è il valore che più mi rappresenta, ma ho sempre cercato di apprendere il più possibile per non trovarmi impreparato nelle tante situazioni che il mondo del lavoro può presentare.
    
    Certo, alcune di queste sono ben lontane da qualsiasi immaginazione astratta. E quel che sto per raccontare ne è la prova.
    
    Concluso un intenso periodo di lavoro, ho deciso di frequentare un corso di alta formazione che affronta alcuni temi specifici del mio percorso universitario. Nessun esborso economico, sede di svolgimento a pochi passi da casa, argomenti di grande attrattiva. L’ideale per rimanere aggiornati, senza troppi investimenti.
    
    Il primo giorno di lezione vengo avvicinato da una giovane ragazza.
    
    Capelli lisci color corvino, frangia geometrica, fisico imponente fasciato da aderenti collant. Tendendomi la mano, si presenta. Si chiama Daniela e mi informa che sarà la nostra tutor formativa per le dieci settimane che passeremo insieme.
    
    Con un sorriso appena accennato mi invita a compilare alcuni documenti, tanto da distrarmi su spazi e informazioni da inserire.
    
    A conclusione di tutti gli adempimenti, piacevolmente sorpreso da questo incontro, mi siedo in una delle ultime postazioni dell’aula.
    
    Le prime ore di lezione si susseguono, i docenti si dimostrano competenti, tecnicamente formati ed estremamente pragmatici. Comincio a conoscere meglio anche alcuni colleghi del corso, passando molto tempo con un simpatico ingegnere.
    
    Federico.
    
    Senza quasi ...
    ... accorgermene, i giorni si susseguono con grande rapidità, ricordarmi come si stia avvicinando la prima verifica intermedia.
    
    Per non farmi trovare impreparato, propongo ad alcuni ragazzi di fermarci in aula per rivedere alcuni concetti, in uno dei pochi giorni con lezioni fissate solamente al mattino.
    
    Incerti sulla possibilità di occupare gli spazi dell’ente formativo, decido di chiedere l’autorizzazione a Daniela, raggiungendola nel suo ufficio a fine pomeriggio.
    
    Scendendo le scale incontro qualche impiegato pronto a timbrare il cartellino, tanto che il primo piano sembra già deserto. Voltando l’angolo per arrivare alla porta della tutor, sento però alcuni strani rumori.
    
    Mi affaccio con grande attenzione, varcando con il solo sguardo lo stipite della porta e scorgo qualcosa di inimmaginabile.
    
    Daniela è stretta sotto la morsa di due miei compagni di corso: Giovanni da una parte, Carlo dall’altra.
    
    La disinvoltura con cui la tutor si destreggia tra i loro gesti primitivi mi fa scoprire un lato ben lontano dalla ragazza introversa e dolce che avevo in mente fino a quell’istante.
    
    Giovanni, il tronfio ed aitante giardiniere del gruppo, le cinge il ventre avvicinando il suo pacco al fondoschiena di Daniela. Carlo, senza mezzi termini, le ha già infilato la mano destra dentro i leggings.
    
    Il silenzio viene spezzato da qualche timido gemito, noncurante di eventuali passanti o semplici guardoni.
    
    Ancora incredulo, decido di rimanere lì ad osservare gli sviluppi, ...
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