Una penitenza da orgasmo
Data: 29/09/2018,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: femdom lover
... così tanta facilità il tuo volere, senza inoltre fare un fiato o lamentarmi, ma dopo qualche secondo di confusione inizi a capire e ti sporgi sotto la sedia a controllare la situazione tra le mie gambe. Subito ti accorgi della mia erezione, e sentendoti in un certo senso presa in giro, ti tiri su ritornando seduta comoda, e dopo aver piazzato un piede sulla scarpa che mi tengo sul viso, lo premi schiacciandomi il naso al suo interno, poi mi dici "Adesso mi spieghi tutto quanto. Come mai non ti lamenti minimamente ma, anzi, hai una bella erezione tra le gambe? Pensavo di farti fare una penitenza, non di darti un premio. Avanti, parla!". Mi cogli di sorpresa e non riesco a trattenere un gemito di piacere nell'essere messo sotto ai tuoi piedi con così tanta decisione, poi senza smettere di annusare, capisco che è il momento di spiegarti tutto sinceramente, così ti dico "Scusa Ila se ti ho mentito, ma non ce la facevo a dirti la verità prima che ciò accadesse. Hai capito bene ora, sono un feticista e mi piacciono un sacco i piedi delle ragazze; il fatto che siano sudati ed odorosi rende la cosa solo più interessante e piacevole, quindi sì, per me questa non è una penitenza ma un premio in fondo. Spero non te la prenderai e che continueremo un po' questo gioco, perché ti giuro che aspettavo questo momento con ansia da una settimana. Se lo reputerai necessario poi farò un'altra penitenza che tu vorrai". Lasci passare un po' di tempo prima di rispondermi, così da ...
... rimettere a posto le idee e capire bene cosa fare, poi "Ok, ho capito. Facciamo così: visto che neppure a me questa situazione dispiace, ora ti faccio continuare fino alla fine, ma ti metto una condizione. Non mi interessa che tu faccia un'altra penitenza, ma voglio che quando lo desidero tu ti renda disponibile per adorarmi come stai facendo ora, e per farmi divertire e sperimentare magari anche situazioni più spinte. Se la cosa piace anche a te non penso avrai dei problemi ad accettare" mi proponi in maniera quasi retorica. Sorrido pieno di gioia mentre tu continui a premermi sul viso la tua scarpa, annuendo e ringraziandoti riconoscente. Riprendiamo a giocare con più partecipazione, senza più bisogno di nascondere niente ormai, calci via la prima scarpa dal mio viso e dopo avermi guardato con tenerezza negli occhi per qualche istante, mi fai ripetere l'operazione appena finita con l'altra Converse. Gioisco nuovamente nel liberare il tuo secondo piedino, accompagnato come prima da un forte odore, ed inizio ad annusare la tua seconda scarpa, mentre tu come prima me la premi con decisione sul viso. Mi lasci qualche minuto a svolgere questo compito, ripetendomi di tanto in tanto "Avanti, annusa bene!", poi soddisfatta di questa prima fase, decidi di passare al secondo step. Mi fai liberare il viso, poi sollevi entrambi i piedi sopra la mia faccia, tenendoli ad una cerca distanza per farmeli osservare bene, quindi mi dici "Guarda Teo; ammira il risultato della fatica che ho fatto per ...