1. Una penitenza da orgasmo


    Data: 29/09/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: femdom lover

    ... condizioni", poi ridacchi guardando il mio viso sempre più impietrito, e continui "Innanzitutto ho indossato praticamente solo queste scarpe da quando hai perso la scommessa, non so se la cosa abbia contribuito tanto al risultato finale, ma penso che a qualcosa sia servito. Le calze le ho messe pulite ieri mattina, dopo la doccia, dopodiché non le ho più cambiate e sono queste che ancora adesso ho addosso. Ieri sono andata a scuola al mattino, sono tornata a casa a mangiare un boccone, e poi sono uscita con due mie amiche a fare un bel giretto. Alla sera non ho fatto niente, ma non ho tolto un secondo le calze, tant'&egrave vero che le ho tenute pure per dormire. Stamattina mi sono alzata e non ho volutamente fatto la doccia, o avrei rovinato tutto quanto, poi sono andata a scuola dove ho avuto due belle orette di educazione fisica. Uscita dal liceo sono andata con due compagne di classe a mangiare un boccone, ed infine, eccomi qua da te!". Sono incredulo a dir poco perché non avrei mai pensato che tu potessi inconsciamente farmi un regalo così grande, ma mi fingo quasi schifato dicendoti di smetterla di parlare e di passare ai fatti, così da concludere questa cosa in fretta. La realtà &egrave che solo ad averti sentita parlare mi sono eccitato come non mai, tanto che temo si possa intravedere la mia erezione al di sotto dei pantaloni. Continui a ridacchiare divertita, poi ti alzi in piedi e guardandoti attorno "Potremmo restare sul divano, ma così dovrei alzare le gambe ...
    ... per metterti i piedi in faccia e non ne ho voglia; penso che sarebbe meglio se tu ti sdraiassi per terra. Ok, ho deciso! Sdraiati lì in mezzo", mi dici indicando il centro della sala. Sbuffando eseguo, coricandomi sul pavimento con la pancia in su. Tu prendi una sedia e me la metti sopra facendomi stare col corpo tra le sue gambe, tenendo lo schienale rivolto verso i miei piedi, e la seduta verso la mia testa; poi ti siedi sul trono che ti sei creata posando le tue estremità di fianco al mio viso. Sorridi un attimo guardandomi negli occhi e "Iniziamo!", esclami sollevando un piede sopra la mia testa. "Come prima cosa adesso mi toglierai questa scarpa, dopodiché te la metterai rovesciata sul viso e ne annuserai con forza l'interno. Muoviti!" mi ordini per iniziare; ormai non mi interessa più far finta che non mi piaccia la cosa, e senza farti insistere mi appresto ad eseguire il tuo primo comando. Slaccio senza fretta le stringhe della Converse, poi te la sfilo con delicatezza lasciando uscire il tuo piedino calzato da una calzetta bianca visibilmente sporca e sudata, insieme ad un forte odore che alla maggior parte delle persone avrebbe dato fastidio, ma che per via della mia stranezza a me fa un effetto completamente diverso. Inspiro a pieni polmoni per captare questo aroma per me favoloso, poi senza fretta mi metto la tua scarpa sopra il naso come da te ordinatomi, apprestandomi ad odorarne l'interno. Tu mi guardi a bocca aperta, perplessa del fatto che io abbia eseguito con ...
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