1. Ricevimento Genitori


    Data: 30/09/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Prinz Marcus, Fonte: EroticiRacconti

    ... anni. Quando si alzò non potei non notare le gambe snelle e magre. "Aspetto, non è un problema" risposi. Sentii che il rumore dei tacchi si allontanava. Ad un tratto un cellulare suona. Era il cellulare della prof. se l'era dimenticato sulla cattedra e curioso mi sporsi per vedere chi era. C'era scritto: Luisa. Bah non mi importava neanche ma la foto sullo sfondo del telefono mi attirò. Era una foto della professoressa in montagna distesa su un prato con delle margherite. Proprio bella. "Eccomi mi scusi, ho sentito il telefono" entrò nel momento in cui mi tornai a sedere, pregavo non mi avesse visto "che figura di merda" pensai. Arrivò al telefono e smise di suonare. "Richiamerà" disse sorridendo. Io ancora speravo non mi avesse visto e risposi con un sorriso sghembo. "Sono il papà di Elisa T." dissi balbettando un po'. Lei se ne rese conto e mi domandò:"Si sente bene?" "Si, nessun problema scusa. Scusi, le ho dato del tu". Che disastro. Ero imbarazzato ma la situazione pareva degenerare. Era meglio stare zitti" Lei mentre cercava nel suo registro il nome ogni tanto mi guardava. Lo notai perché non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso. Aveva un seno bellissimo, il maglioncino che indossava era aderente e lasciava immaginare tutto. "Non ha il reggiseno" pensai. "Elisa eccola. Beh i voti sono molto buoni. Non mi ricordo esattamente chi è, sono qui da poco quindi possono basarmi solo sui risultati. Immagino le piaccia scienze." "Se ha preso da me probabile" risposi. "Anche a ...
    ... lei le interessa?" "Ho letto qualcosa... il mio lavoro me lo impone" sorrisi. "Di cosa si occupa esattamente?" mi chiese. Notai che sembrava particolarmente interessata. "Sono un medico. Ma non dovremmo discutere di mia figlia?" iniziai a essere spiritoso. Lei si alzò strofinandosi le braccia: "Che freddo, mi scusi chiudo la porta. Si ha ragione scusi, ma di sua figlia non c'è altro da dire." Io non mi alzai dalla sedia e lei tornò a sedersi. "Allora posso andare?" dissi. Mi sembrò dispiaciuta dalla domanda e mi rispose: "Si, può andare". Poi per sbaglio porgendomi la mano per salutarmi fece cadere il suo astuccio a terra. Penne e matite si sparpagliarono sotto la scrivania e lei: "Oddio, mi scusi" "Non c'è problema" mi incucciai per aiutarla a tirar su gli oggetti e mi ritrovai a pochi centimetri dalla suo viso. Le mollò le penne che aveva raccolto mi prese la testa e mi baciò. Io mi eccitai un sacco e ricambiai infilandole la lingua in bocca. Stavo baciando appassionatamente una professoressa di mia figlia sotto una scrivania durante l'orario del ricevimento. "Quanto sei sexy" disse lei. Mi alzai da per terra e lei mi seguì. "Scusa è meglio che vada. Mia figlia esce tra mezz'oretta e non credo sia il caso... Intanto che mi sistemavo mi spinse verso il muro e mi slacciò i pantaloni. "Si hai ragione, non è il caso" disse mentre con la sua mano fredda afferrava il mio pene. Se lo infilò in bocca e io non riuscii più a muovermi. Era l'esperienza più emozionante che avessi mai ...