Giorgia regalo di compleanno per la mia ragazza - Racconti Erotici

Giorgia regalo di compleanno per la mia ragazza

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La mia ragazza di cui non vi ho mai parlato che è la mia schiava principale in realtá ha una personalitá ambivalente: è sottomessa solo agli uomini, con le donne invece è dominante. Le piace soprattutto dominare donne di successo riducendole a una nullitá e degradandole sia nello spirito che nel corpo.

Anche se non me l’ha mai detto, ho sempre capito che avrebbe desiderato fare una sessione con Giorgia che in effetti corrispondeva appieno al suo target.

Non sapendo bene cosa regalarle per il suo compleanno ho cominciato a pensare che potrei permetterle di fare una sessione e di divertirsi con Giorgia ovviamente in mia presenza come spettatore così avrebbe infierito molto di più sulla povera Giorgia.

Giorgia che non sentivo da un po’ di tempo, ma sapeva benissimo che prima o poi mi sarei rifatto vivo e che anzi lo desiderava, anche se dalla voce sembrava sicuramente preoccupata non sapendo che idee avessi in mente. Quando le proposi la cosa fu abbastanza basita, infatti pensava che la mia ragazza fosse solo una schiava e non anche una mistress. Io le dissi che effettivamente lo sapevano in poche persone, ma che la prova a cui l’avrei sottoposta sarebbe stata molto dura, in quanto così come la mia metà era sottomessa con me così era sadica con le donne. Giorgia stette in silenzio circa un minuto per il terrore a cui l’avevo sottoposta e dopo disse come vuole lei padrone.

La cosa fu organizzata nel fine settimana in un ...

... albergo e ovviamente dissi alla mia ragazza il minuto di titubanza che aveva avuto Giorgia, per mettere un po’ di pepe fin dall’inizio.

Arrivati Io mi sedetti su una poltrona presente nella stanza d’albergo e cominciai a godermi lo spettacolo che fu veramente esaltante.

La mia ragazza cominciò a dire a Giorgia che le era stato riferito che non aveva accolto con entusiasmo questa serata e che quindi ancora prima di cominciare si vedeva costretta a punirla. Giorgia cercò di giustificarsi balbettando, ma non risultò molto efficace. Le venne ordinato di togliersi la gonna e sdraiarsi sul letto esponendo il sederino. Non si sarebbe mai immaginata però di essere punita in quel modo specie da una donna.

La mia ragazza prese una stecca di bambù di quelle che si usano per tenere su i pomodori e cominciò a dare colpi, leggeri e poi sempre piú pesanti sul sedere di Giorgia che ormai gridava come un ossessa dal dolore e implorando di smetterla. Arrivata a cinquanta colpi la mia ragazza si fermò con il sedere di Giorgia che non era solo rosso fuoco, ma era pieno di piaghe che per piú di un mese almeno non le avrebbero consentito di sedersi.

Il supplizio di Giorgia però non era finito, ma solo all’inizio. La mia ragazza prese gli anelli che si usano per fissare le tende e ne pinzò due sui capezzoli di Giorgia che cominciò a urlare come un ossessa dal dolore. Gli anelli vennero tolti quasi subito e restarono sui capezzoli di Giorgia solo qualche secondo, ma stringevano talmente forte ...