1. Attimi di vita


    Data: 02/10/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Diagoras, Fonte: RaccontiMilu

    Il bagno è sorprendentemente pulito.Di sicuro molto di più di quanto ci si possa aspettare dai bagni dell'aeroporto di Atene, il Venizelos.Il pavimento lucido, i sanitari puliti di fresco e, nell'aria, un tenue profumo di limone, nulla a che vedere con l'odore pungente ed aggressivo dei detergenti industriali.Siamo rimasti piacevolmente sorpresi da tutto questo.Il volo da Dublino è arrivato in perfetto orario.I passeggeri sono sbarcati in modo tranquillo e ordinato, e quindi, anche noi dell'equipaggio, terminate le ultime e consuete formalità, ci siamo avviati verso l'uscita a noi riservata.E lui era lì.Ad aspettarmi.Appena l'ho visto, ho capito che lo avrei avuto.Come, sull'aereo, durante il volo, avevo sperato e avevo desiderato che accadesse.Lui era seduto in un posto lungo il corridoio, ed ogni volta che io mi trovavo a passare, portando il pranzo o il caffè, mi aveva sorriso, gentile ed educato, facendo perdere colpi al mio cuore.Dire che è bello è dire poco.Vestito blu, camicia azzurra, cravatta rosso mattone, a righine bianche: l'eleganza fatta persona.Sulla quarantina, capelli biondi e un po' lunghi, con una spruzzata di grigio sulle tempie, un fisico certamente atletico, attorno al metro e novanta, mani larghe e dalle lunghe dita eleganti, unghie corte e curatissime: tutte noi hostess avevamo occhi solo per lui.Ed il suo sguardo ci aveva seguito, mentre eravamo impegnate nei nostri lavori; uno sguardo divertito, ma profondo ed intenso, ironico e sensuale.I suoi ...
    ... occhi, incredibilmente verdi, sembravano sfiorarti ed accarezzarti con un tocco leggero e impalpabile.E, mentre l'Europa scorreva sotto di noi, avevo notato con estremo piacere che lui guardava soprattutto me.Era evidente, ogni istante di più, che gli piacevo, che ero io l'hostess che più l'intrigava.Forse i miei lunghi capelli neri, o forse le mie gambe slanciate.Qualcosa l'attirava, lo spingeva a seguirmi con occhiate sempre più insistenti ed esplicite.Mi capita spesso di essere oggetto dell'attenzione di qualcuno: sono conscia di essere una splendida ragazza di ventisei anni, e gli occhi degli uomini raramente non si soffermano su di me.Ma, il più delle volte, la cosa quasi mi infastidisce o, nella migliore delle ipotesi, mi lascia totalmente indifferente.Ma oggi no.Mi sono sentita lusingata dalle sue attenzioni, irretita dal suo sguardo, eccitata dal suo manifesto interesse.Quando è sceso dall'aereo, passandomi accanto, mi ha ringraziato con un sorriso smagliante, dicendomi che se tutti i voli fossero così piacevoli, viaggerebbe in aereo molto più spesso.Poi è sparito nel tunnel che conduce al terminal.Quando, mezz'ora più tardi, sono uscita dalla porta riservata al personale di volo, lui era lì.Con lo stesso sorriso di poco prima.Abbiamo preso un caffè al bar dell'aeroporto, parlando poco, ma riempiendoci gli occhi uno dell'altra.Sentivamo di volere entrambi la stessa cosa, e le parole sembravano inutili, superflue, insignificanti.Lo volevo.E lui voleva me.E così...Mi sono ...
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