1. La gatta (viva)


    Data: 03/10/2018, Categorie: Etero Autore: Molly B, Fonte: EroticiRacconti

    ... vibratore di fiducia. Marco lo osserva stupito, non capisce. “Non vorrai mica venire appena iniziamo…gioca con questo intanto” gli sussurra Diana, mordicchiandogli il lobo di un orecchio. Un surrogato, quando ha il suo cazzo a disposizione? Nessuna donna glielo ha mai proposto. Ma se vuole ottenere qualcosa, Marco capisce che l’unica possibilità è stare al gioco. Che l’abbia capito di essere, per Diana, solo uno strumento? Diana si distende, supina, aggrappandosi alla testiera del letto. Spalanca le gambe e lo invita a darsi da fare. Se Marco ha ancora dei dubbi, vedere lei così glieli toglie tutti. È talmente fradicia che la penetra in un colpo solo, facendola gemere ed inarcare la schiena. Diana perde velocemente il controllo: la vibrazione e l’alternanza di parti ruvide e lisce del vibratore, unite ai movimenti di Marco, fanno effetto. Si inarca sempre di più ed ha a malapena il fiato di dirgli di posizionarsi tra le sue gambe, inginocchiato. Fa leva con i piedi sulle spalle di lui, alzando ancora di più il bacino, mentre Marco muove frenetico il fedele cazzo di plastica. Celestiale… Marco cerca di rallentare, di tenerla il più possibile sul limite dell’orgasmo quando sente che sta per venire. Diana per un istante lo odia, si sente bruciare, i suoi muscoli implorano sollievo, la sua figa anche… ma poi un colpo più secco ottiene l’effetto sperato. Si contorce, con il vibratore saldamente piantato in lei, sotto lo sguardo affascinato di Marco. Quando Diana si riprende, ...
    ... decide di mettere alla prova la competitività di lui. “Se scopando mi fai godere due volte, senza venire tu, potrai sfondarmi il culo”. Oh, colpito e affondato! Si parla di culo, e voi uomini non capite più nulla. Marco si morde le labbra, voglioso, mentre Diana si sistema a pecorina sul letto. Lo esorta a restare in piedi, e prenderla così, per sfruttare meglio la forza delle gambe. È una gran bella preda ma non è molto sveglio, bisogna dirgli proprio tutto! Bastet si sposta, si acciambella sul cuscino, per osservare meglio la scena. Piccola troietta! È la posizione che più le piace, e vuole vedere quanto brava sia la sua padrona. Come se non l’avesse già vista infinite volte. Le due donne si fissano, complici, mentre Marco affonda il cazzo nella figa bollente di Diana con lentezza estenuante. Sembra quasi che Bastet sorrida… Marco, dal canto suo, mal sopporta i gatti. Li trova subdoli maestri dell’inganno e vorrebbe cacciare la gattina, ma è perso ad osservare Diana. La massa di capelli corvini che ricadono morbidi sulle spalle, la schiena flessuosa e candida, ed il culo sodo e tondo che presto avrà. A Diana piace, mostrarsi elegante e leggiadra. Avete mai visto un gatto in una posizione volgare o rozza? Sì? Allora era un maschio. Una gatta non lo farebbe mai, è aggraziata per natura. Marco ammira Diana ed al contempo cerca di pensare ad altro. Non venire all’istante è difficile; come il migliore degli scolaretti si concentra sui Re di Roma. Diana lo incita, invece, a voce ...