Risveglio
Data: 03/10/2018,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: XES, Fonte: RaccontiMilu
... perde tensione, la sento divaricare maggiormente le gambe, assestando la posizione delle ginocchia. Le lascia scivolare lateralmente di qualche centimetro, offrendo ancora una volta il suo sesso a me. Il mio alluce trova ora accesso in quel piccolo grembo di paradiso, ella nemmeno sussulta quando da esso viene penetrata. E� normale. E� solo il dito di un piede, di certo non adeguato per forma e dimensione a darle piacere, ma non è l�estasi il mio obbiettivo. La penetro spesso, potrei quasi dire che dei momenti nei quali beneficio della sua compagnia un buon 30% è caratterizzato dalla presenza in lei di qualcosa a me appartenente. Darle godimento non sempre è la priorità, il più delle volte desidero dare manifestazione fisica ad un semplice messaggio: lei mi appartiene. E posso farne ciò che desidero. Posso esplorarla come più mi aggrada. Spesso mentre guardo il telegiornale le mie dita entrano ed escono dalla sua bocca, giocando con la lingua. Altre volte il mio indice gioca a spese del suo sfintere anale mentre ella omaggia il mio torace con le sue labbra. Almeno una domenica ogni stagione, usualmente la prima dopo la fine dell�equinozio o del solstizio in oggetto, passo la giornata a stimolarla sessualmente senza altro scopo oltre a vedere quanti orgasmi può avere prima di supplicarmi di lasciarla stare con una adeguata quantità di desiderio disperato nella voce.Ancora sollevo il braccio, ancora la punta del frustino si tuffa sulla chiara pelle del mio ...
... umano giocattolo sino a morderne l�addome, a pochi centimetri dall�ombelico, sulla sinistra. La ragazza geme di protesta, un leggero sobbalzo rappresenta la reazione a quel momento di dolore, osservo il segno rosso che le prime due scudisciate hanno tracciato sulla bianca tela della sua epidermide. Regolari, si scorge la forma. Dureranno forse qualche ora prima di svanire. Il capo della mia vittima non si abbassa oltre, la morsa ai suoi capelli è forte, la mia mano l�amministra senza ritrosia, ella sa che non può sfuggirvi. Come usuale, la consapevolezza dell�ineluttabile spinge all�abbandono. E� paradossale che costei, quotidianamente a contatto con i più forti piaceri, i più brucianti dolori, le più cocenti umiliazioni sia assolutamente esente da ogni forma di stress e preoccupazione. Libera dall�incombenza di pensare a sé stessa. Le successive sferzate colpiscono impietosamente gambe, inguine, ed ovviamente tornano anche a morderne il ventre. Il seno. Sono equo quando amministro le pene da me decise. Non voglio farle credere che alcune sue parti valgano più di altre ai miei occhi. Senza ombra di dubbio sono ancora un essere umano di sesso maschile, la mia mente è vittima dei miei istinti, e mentirei se affermassi di non avere dentro di me una certa preferenza per le sue labbra di velluto, i suoi morbidi seni di deliziose e proporzionate dimensioni, le sue sode natiche e la sua invitante femminilità depilata, ma tengo per me queste attenzioni. I nove colpi vengono ...