Risveglio
Data: 03/10/2018,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: XES, Fonte: RaccontiMilu
... ancora tempo a sufficienza.I suoi fianchi iniziano a muoversi, il frustino è flessibile ergo non le rende semplice l�operazione di usarlo per appagare le brame che guidano la sua esistenza, impiegherà più tempo del solito. E di fatto io sono in equilibrio su una sola gamba. Non propriamente una situazione comoda, tuttavia la forma richiede un sacrificio per essere perfetta. Lei non merita nulla di meno rispetto alla perfezione. Stringo i denti ed attendo che il suo corpo coltivi, faccia sbocciare, il godimento sessuale da me voluto. E� più veloce del previsto, le bastano meno di cinque minuti per trasmutare in gemiti i suoi sospiri. Deve sempre mordere qualcosa quando l�orgasmo incombe, stavolta è il materasso a fare le spese del suo vezzo, i denti lo arpionano e le urla del mio passatempo autocosciente escono soffocate dai tessuti costretti tra le fauci. La sua schiena si irrigidisce, si inarca, il lenzuolo si copre di pieghe quando le dita della mia proprietà scelgono di stritolarlo e ghermirlo. I suoi ultimi gemiti la lasciano con il fiatone, il respiro pesante, il suo capo rotola verso destra ed abbandona le braccia sul giaciglio. Scompostamente. Poco a poco smetto di stuzzicarla, ma mantengo comunque il frustino in posizione. Si sta rilassando, il suo viso sembra quello d�un angelo ora che i suoi occhi sono chiusi ed ella è persa ad assaporare le sensazioni dentro al proprio corpo. Con pazienza attendo il momento del totale relax, attendo quel profondo ...
... respiro, quella lunga e lenta espirazione che precede la riapertura dei suoi occhi. Il momento nel quale si chiederà cos�altro io abbia in serbo per lei, stamattina.Non è una domanda che aleggerà senza risposta per lungo tempo. Il mio polso scatta all�indietro, il frustino saetta allontanandosi dalle sue intime carni umide di piacere per poi tornarvi. Senza delicatezza stavolta, bensì con la forza della decima frustata dovuta. L�impatto è simile, nel suono, ad un sasso piatto lanciato da mano esperta per rimbalzare sulla superficie del lago anziché affondarvi. Solo molto più deciso e netto. I suoi occhi si spalancano all�improvviso, il corpo sussulta, la pace evapora dai tratti facciali della mia partner. Sostituita dalla sorpresa. Seguita dal dolore. Non sono stato avaro di possanza in quest�ultimo strascico della dovuta punizione mattutina. Un nuovo gemito d�indisposizione sofferente. Cui io rispondo in due modi: una fredda occhiata nella quale mi astengo dall�instillare anche la più piccola goccia dell�atroce desiderio sessuale che provo per lei, manifestato dalla mia virilità ancora marmorea, e dall�ultimo movimento del frustino. Il cui cappuccio, dal lato che ha poc�anzi instillato prima piacere e poi bruciore, è rivolto verso le sue labbra quando atterra sul letto a due centimetri dal viso della proprietà. Conosce la regola. Deve omaggiare quanto la compiace, è il primo comandamento che le ho insegnato. Il suo sguardo va al nuovo oggetto intruso, ...