Coinvolto nei sensi
Data: 04/10/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Noi due c�eravamo appena conosciuti, però non abitavamo ancora insieme. A Bolzano era una giornata di tarda primavera con i profumi dell�estate, io ero euforico e perfino un po� teso per quell�attesa, perché lei aveva da ultimo accettato il mio invito a cena con quell�allettante e convincente naturalezza. Lei si presenta difatti con un giubbotto di pelle nera, in quanto a stento contiene i suoi seni che puntano dritti e sfacciati verso il mondo, con le gambe scoperte fino a metà della coscia, avvolte con delle calze nere che spariscono sotto una minigonna aderente. Io le vado incontro, le agguanto le mani più roventi delle mie, le sbaciucchio a stento e l�attraggo nella mia direzione fino ad avvertire la l�amabile e focosa sollecitazione delle sue tette sul mio torace. In quel momento accosto le labbra alla sua collottola sulla quale ammasso adagio l�ardore delle mie labbra e ne aspiro la sua fragranza che ha l�aroma della mela fresca.Giungiamo in tal modo alla taverna, dato che la locanda è una di quelle che cattura rapendo accuratamente il tuo animo, per il fatto che le muraglie sono costruite con dei sassi con la luminosità che riverbera le tonalità carezzevoli, accompagnato magnificamente dal profumo di quegli sbaraglianti affettati sull�asse di legno, dato che si mescola accortamente ad arte con l�aroma succulento della salsa che cuoce di certo da parecchie ore. Noi scegliamo un tavolo distante, io l�aiuto a sfilarsi il giubbetto e resto sbalordito dall�immensità ...
... del suo scollo: lei indossa un maglioncino troppo leggero che copre a malapena l�areola dei suoi capezzoli e mentre si siede mi sembra di scorgere il pizzo delle sue calze autoreggenti. Ci sediamo uno di fronte all�altra, brindiamo con un buon vino bianco del luogo, che tra l�altro sorseggiandolo custodisce intatte le fragranze a vantaggio dell�olfatto. Le sue pupille chiare al bagliore dei lumi emettono dei momenti odorosi come quelli del sandalo, io prendo fra le dita una gustosa fettina di speck del posto, lo respiro e prima di depositarlo sulla lingua lo faccio annusare pure a lei. Alla proiezione di quelle movenze aggraziate e affagottanti della sua lingua, io inizio a percepire distintamente il cazzo dilatarsi e ingrossarsi spiccatamente a dismisura.Inaspettatamente voglio verificare se ho visto bene quando lei si sedeva: faccio cadere l�accendisigari sotto il tavolo con disinvoltura, la guardo dritta negli occhi, mi risollevo e pigramente mi piego sotto il tavolo. Nello stesso momento lei divarica leggerissimamente le cosce, io raccatto l�accendisigari e lo utilizzo per vedere meglio: le calze autoreggenti sono là con due pizzi neri che spiccano sul colore bianco e liscio delle sue cosce, in quanto sembrano loro stesse a indicarmi la linea retta verso il suo monte di Venere che nudo è proprio là davanti al mio viso. Mi sembra di vederlo contrarsi con cautela, come un respiro caldo, lieve e primitivo, come un soffio vitale. Io ritorno indietro per accomodarmi, lei ...