1. Il Monsignore


    Data: 05/10/2018, Categorie: Etero Autore: Tibet

    ... giardino, così le parole riescono a scalfire la sua corazza di uomo duro e senza sentimenti, la scalfittura diventa voragine e lui si sente precipitare... non trova il fondo! Vede Margaret in lei, vede la sua amata, rivive in un attimo i mesi del loro amore. Vuole riviverli con la memoria quei momenti. La vuole vicino a se, vuole rivivere Margaret tramite lei. Va alla scrivania e suona per il segretario. -La macchina subito... al portone...-. Passeggiano. La primavera nella campagna romana sa essere d'incanto. Pantaloni di gabardine lui, camicia azzurrina aperta sul collo, un cachemire portato sulle spalle. Lei... jeans, blusa, un giubbino. Parlano. La mano di lui cerca quella della ragazza, la stringe, lei corrisponde e camminano così, mano nella mano. Sono nella sua casa di campagna. E' notte. Lui nella sua stanza non può dormire, rivive quei momenti mai dimenticati, solo accantonati nella sua mente. La passione che li divorava. Il fuoco inestinguibile. La rinuncia dolorosa. Si alza... Nel disimpegno prova la porta della camera della ragazza, la apre ed entra. Lei... come una bambina ha lasciato accesa una piccola luce. Lui la guarda a lungo. Ammira il suo volto che richiama quello della madre. Pensa a Margaret, vive tutti i suoi rimpianti. Lungamente si ferma così, guardandola e pensando. Poi esce e torna nella sua camera, torna alla sua incapacità di dormire, di avere pace, di essere costretto ora a pensare a quello che poteva essere e non è stato. Le sue visite si ...
    ... ripetono, notte dopo notte. Una notte mentre sta per uscire. -Non te ne andare...-. Si avvicina al letto. -Sei sveglia? Da quanto?- -Da quando sei entrato... ogni notte, mi fa piacere averti qui...-. Allunga una mano verso di lui. -Stenditi... accanto a me...-. Ora solo il leggero lenzuolo li divide. -Parlami..... dimmi di te e di mia madre...- E' un fiume ora, le parole escono di getto, una cascata di ricordi. Si sente rompere la voce, le lacrime scorrergli lungo le guance. Racconta di lui, già influente funzionario della Diocesi a Firenze e lei giovanissima universitaria inglese, l'incontro e l'attrazione fisica senza vie d'uscita, i mesi d'amore, di felicità e d'angoscia. Lei gli accarezza i viso e poi con dolcezza lo bacia. -Dormi ora... dormi...- Le sue braccia lo circondano protettive e lui si lascia lentamente prendere da un sonno liberatore. Sente sopire il suo rimorso, allontanarsi la allora decisione egoistica di sacrificare il loro amore e la vita di lei per scegliere il potere, il piacere di disporre delle vite altrui. Di sentirsi importante, determinante per la sorte di tanta umanità. Anche le lacrime di lei e le sue implorazioni di non lasciarla si attenuano nel suo senso di colpa. Un brivido di freddo lo sveglia più tardi, è quasi l'alba, il braccio di lei gli circonda ancora il petto, si accorge subito del suo risveglio. -Spogliati... vieni sotto il lenzuolo... sei gelato...- Le sue mani l'aiutano, lo spogliano completamente. E poi... nudo si accosta a lei, al ...