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Una giornata al mare in famiglia (seconda parte)
Data: 07/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless, Fonte: Annunci69
... aveva la testa poggiata sul mio ventre e cominciammo a parlarne. Fui io a riprendere il discorso ed ancora una volta lei sembrò esserne disturbata. Le tesi erano sempre le stesse. Io sembravo esserle geloso mentre le assicuravo che ero in una fase che avevo superato questa gelosia. Secondo lei mi preoccupavo troppo di quel che potevano pensare e dire i miei amici, ma la stessa cosa sosteneva che accadesse quando attorno a noi c’erano dei perfetti sconosciuti. Le dicevo che non era così. Degli altri ormai non me ne importava nulla, così come dei suoi amici. Ma i miei amici avrebbero innescato qualcosa che non mi piaceva. “Ed allora? Mettiamo il caso che uno di loro andasse a spifferare tutto agli altri del gruppo.” “Non mettiamo il caso: è sicuro che lo avranno già fatto!” “Va bene, diciamo che gli altri ormai lo sanno tutti.” “Sicuro!” “Cosa può succedere?” “Cosa?” “Al solito, che qualcuno potrà immaginare le mie tette! E chi se ne frega! Anche questi si spareranno una bella sega e tutto finirà lì!” “Sì, sembra facile a dirsi. Ma tu non li conosci, non sai quanto parleranno, anzi sparleranno alle mie ed alle tue spalle!” “Ti importa?” “Sì e no!” “Ti dico invece che non te ne deve importare! E poi…” “E poi?” “E poi loro potranno immaginare quello che vogliono, potranno dire quello che vogliono, ma nessuno di loro in realtà potrà avere questo servizio!” Neanche terminò la frase che già aveva ...
... ingoiato il mio cazzo ammosciatosi dopo la scopata. Lo resuscitò in breve e mi fece un pompino con i fiocchi. Non ne parlammo più. Dopo un paio di settimane capitò un’altra uscita con il mio vecchio gruppo ed accadde esattamente quello che avevo previsto. Non ho mai saputo chi dei tre andò immediatamente a spifferare delle tette nude di Yoko, forse tutti e tre, ma tutti, nessuno escluso, non fecero altro quella sera che squadrarla in continuazione. Ed i risolini scemi e le parole che si sussurravano tra loro! Fu così tutta la sera! Soltanto qualcuno un po’ più audace in modo più aperto ed esplicito ci chiese di andare al mare insieme perché ci sarebbe stato sicuramente divertimento per tutti. Insomma i miei amici si dimostrarono per la maggior parte gli stronzi che avevo sempre sospettato che fossero. Le sensazioni di quella sera furono talmente brutte che persino Yoko, quando restammo soli, ammise che i miei amici erano tutti dei bambini immaturi oltre che cattivi. Fu l’ultima volta che uscimmo con loro. In seguito avrei frequentato soltanto qualcuno di loro, più per caso che per scelta. Del resto ormai ero inserito in un nuovo gruppo, quello di Yoko, che mi aveva accolto in ottimo modo e che sembrava essere composto da gente più seria rispetto al mio vecchio gruppo. Ma le vere sorprese dovevano ancora arrivare. La scoperta del carattere e dei modi di agire di Yoko doveva ancora portarmi a conoscenza di altro. Continua . . . .