Dalla convivenza a qualcosa di più
Data: 08/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Stregone Bianco
... Mi fermai facendoglielo tenere in bocca, tutto; poi mi sfilai e scesi verso il suo seno, deciso a godere di quei colli di gioia. Le morsi i capezzoli e glieli leccai, lei era immobile, ansimante, credo avesse dimenticato tutto ormai, le domande, la discussione, le Iene e perfino l'acqua del the (il theeeee!!!). Ma che si bruci tutto, pensai io.Le guardai le gambe, aveva indosso ancora i suoi pantaloncini da notte. Ci pensai, un momento solo, e diressi la mano tra le sue gambe, ma lei capì subito tutto e mi bloccò. -Scusami, ma non voglio fare quello stasera, non stasera, non ancora!--Ahia, ma così ci rimango male! Non l'hai mai fatto?--Una volta sì, ma non è stato granché, ho solo pessimi ricordi.--Capisco... però tu capisci me! ti sembra corretto lasciarmi così sul più bello?- le sorrisi malizioso.-Chi ti ha detto che voglio smettere? Ma ti sei preso troppe libertà stasera-, sorrise strana -che comunque ho gradito, ma per quello non mi sento pronta. Non ancora, almeno... ti prego.- e la vidi pensierosa.Decisi che era il momento per tornare all'attacco dei suoi seni; mi misi a cavalcioni su di lei e le poggiai il pene sulle tette, posandolo nella concavità tra le due colline; le presi le mani e gliele portai su di lui, facendoglielo stringere tra i seni e stimolandola a masturbarmelo così. -Questo lo posso fare?- chiesi.-Non ti sei scomodato a chiedere in effetti, ma credo tu possa, però non venirmi in faccia, ok?-Le ...
... sorrisi. Le piaceva, lo vedevo. Si sentiva posseduta e le piacque; doveva superare le sue remore una per una, e non mi andava di mancarle di rispetto. In fin dei conti era una vecchia amica che mi aveva confidato molti suoi segreti! Continuò a masturbarmi a lungo, finché non cercai di nuovo la sua bocca, glielo infilai e lei cominciò a pomparlo come prima. La mia reazione non tardò a arrivare, le uscii di bocca e le venni tra i seni. Mi sembrava di sognare a guardare quelle tette favolose ricevere il mio succo. Laura mi guardava imbarazzatissima, ma contenta di avermi fatto godere a quel modo. Non credo si sentisse un'imbranata in quel momento.-Dai, però che stronzo! Guarda che hai combinatooo!- e rideva.-E dai, pure tu però.. qualcosina me la devi pure concedere, no?- le risposi sorridendo di rimando. Lei continuava a sogghignare. Diede un bacio al suo nuovo amichetto e disse che in fondo avevo ragione, a essermi preso qualche libertà.-D'altronde, se non lo avessi fatto tu io non mi sarei mai sognata certe cose!--Ora mi spiegherai però!- le ordinai.-Domani! Ora ho bisogno di una doccia e di andare a dormire. Domani avrai le tue spiegazioni- rispose, e andò a fare la doccia come aveva detto.Io mi diressi in cucina, il pentolino bolliva da mezzora, l'acqua era quasi completamente evaporata. Un disastro, ma in compenso...(La faccenda non è finita qui... ai prossimi capitoli)per commenti scrivi a stregonebianco79@yahoo.it