Si accettano caramelle dagli sconosciuti - IV
Data: 08/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Molly B
... appoggia al muro alle sue spalle, e mi lascia il piacere di strofinarmici contro a lungo, gustandomi la sensazione della sua pelle calda e tesa sul mio viso. Lo lecco piano, partendo dallo scroto pesante. Gli faccio sentire appena i miei denti, mentre uno alla volta accolgo in bocca e succhio appena i coglioni. Il suo profumo, speziato, mi riempie le narici. Con la lingua morbida risalgo, fino alla punta già umida. Compio lente volute, alzando per brevissimi istanti lo sguardo verso di lui che mi scruta, attento a ogni mio movimento. Stringendo le labbra, scendo lasciandomelo scivolare in bocca per una buona metà. Quando risalgo, è lucido della mia saliva. Lo percorro con la guancia, lasciandogli sentire il mio fiato caldo ed eccitato. E’ ora di fare sul serio. Lo riaccolgo in bocca, succhiando mentre mi abbasso fino alla base. Ripeto un movimento che farò mille volte, regalandogli con la lingua dei rapidi colpetti sul glande alternati ad una più vellutata e lenta coccola. Non voglio che riesca a prevedere troppo le sensazioni... Aumento il ritmo e con esso la profondità e la velocità. Mi sforzo di mantenere aperta la gola, mentre assecondo con tutto il corpo il movimento della testa. Mi rendo conto che, dopo il forte e doloroso pizzico, il clitoride è incredibilmente sensibile. Ondeggiare appena il bacino, con le ...
... gambe aperte, lo fa strusciare sul perizoma quanto basta a farmi colare. Tengo a fatica le mani sulle sue gambe, sempre più tese, resistendo alla voglia di toccarmi. Arrivo con la bocca fino alla base. Sento gli occhi lacrimare per lo sforzo, mentre i suoi coglioni gonfi mi sbattono contro il viso. Gli sfugge un gemito, basso e gutturale. Dentro di me esulto. Per aumentare la sensazione del mio movimento, spinge il suo bacino contro di me assecondando il mio ritmo. Con la coda dell’occhio vedo una sua mano ondeggiare vicino al mio capo, ma non mi sfiora. Stringo le labbra più che posso, non smetto un attimo di succhiarlo. Non voglio altro che sentirlo venire. Pochi colpi e mi accontenta, con un lamento di piacere, costringendomi a deglutire per non soffocare. Nemmeno ci penso, a staccarmi. Lo osservo dal basso per attimi che mi sembrano infiniti. Sono eccitata e soddisfatta. Lui ha il viso segnato dal piacere, in un misto di distacco ed appagamento che mi affascina una volta di più. “Non hai idea di quanto vorrei portarti a casa e scoparti fino a domani” sussurra poi, mentre mi aiuta a coprirmi di nuovo, “ma hai ancora una cosa da imparare… apri la scatoletta che ti ho dato.” **** Ho impiegato parecchio a scrivere questo capitolo, più degli altri. Spero vi piaccia. Come sempre, grazie in anticipo per commenti e consigli.