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Clang 2
Data: 08/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: maledesire
... scoparmi in gola alternativamente. I loro cazzi puzzavano di piscio e sudore e la mia nausea aumentava mentre la loro erezione cresceva. Si divertivano a infilarmelo fino alle tonsille e tenerlo fino a quando venivo preso dagli spasmi per il soffocamento. Avevo la mandibola a pezzi mentre i due affondavano sempre più a fondo. I loro cazzi erano venosi e dritti come pali, pali lunghissimi; fino ad allora ero soddisfatto del mio cazzo di 20 cm, ma confronto al loro sembrava quello di un ragazzino. Le loro cappelle erano gonfie e rosse; si avvicinarono contemporaneamente e me le misero dentro insieme; le sentivo pulsare e capii cosa sarebbe avvenuto. Numerosi spruzzi di sborra mi invasero la gola provocandomi spasmi di vomito. I due, oltre al testosterone dovuto all’età, avevano probabilmente un sacco di arretrato. I loro spruzzi erano prorompenti e caratterizzati da numerosità e quantità di liquido incredibili che mi costrinsero a deglutire numerose volte. I due non si spostarono costringendomi a ingoiare tutto e ripulire fino all’ultima goccia. Poi, mentre l’alba spuntava se ne tornarono sghignazzanti a dormire. Ero sfinito, la mascella mi faceva male, la gola era in fiamme e la bocca era impastata della loro sborra. Lo stomaco mi bruciava e se ruttavo mi saliva il sapore del loro piscio. Ma la cosa ancora più terribile era che l’esser costretto ad ingoiare tutta la loro sborra mi era piaciuto e nel ripensarci il mio cazzo era in completa erezione. Mi sembrava passato un ...
... secolo da quando con i miei compagni ero sbarcato all’aeroporto. Chissà loro cosa avevano subito. Nell’immaginare i miei amici che venivano costretti ad ingoiare sborra e piscio venni copiosamente ed alcuni spruzzi mi colpirono il mento. La pioggia scrosciante mi risvegliò sperando fosse tutto un sogno; invece ero ancora lì legato nudo all’albero sotto un sole cocente e sudato come un maiale. Non stava piovendo, feci in tempo a vedere che tre negri in semicerchio mi stavano riempiendo del loro piscio prima di stringere i miei occhi al riparo dai loro liquidi. Sembrava una cascata calda che si riversava su di me. I tre ridendo si divertivano a dirigere i loro getti su tutto il mio corpo per un tempo che mi parve interminabile. Sotto di me si era creata una pozzanghera puzzolente. Ero sicuro che i tre mi avrebbero scopato in gola ma per fortuna si diressero a mangiare con gli altri miei carnefici brasiliani. Quando si tolsero da davanti pochi metri più in là vidi il corpo di un ragazzo appeso per gambe e braccia ad un palo bloccato tra i rami di un albero. Era nudo, bendato ed imbavagliato. Il suo viso ed il suo corpo erano pieni di ematomi bluastri, la sua testa era completamente rasata e con sangue rappreso. Non capivo se era locale dato che il suo corpo era ben abbronzato né se fosse morto o svenuto, quando, improvvisamente, si risvegliò urlando come un maiale a causa del bavaglio. Uno dei negri si alzò e incitato dagli altri si mise davanti al culo scoperto della sua ...