1. Escamotage


    Data: 09/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: lavi

    ... gli occhi per il dolore, la mano corre al viso. Quando li riapro sei davanti a me, immobile come una statua. Non mi hai mai guardato così. Non so cosa pensare, le parole escono da sole ma tu mi interrompi con una sola domanda, di nuovo: dov�ero ieri notte. Il tuo tono è duro, glaciale; adesso inizio a capire, ed inizio anche ad aver paura. Non so come, ma tu sai. Sai che ieri non sono uscita con gli altri come ti avevo detto, sai che non ero a casa e non ci vuole molto per giungere alla conclusione più ovvia: che se ti ho mentito, è stato per vedere qualcuno. Devi essere furioso. Realizzo tutto questo in un istante, e quello dopo il mio cervello si è messo già in moto per cercare una spiegazione plausibile, una scusante, qualsiasi cosa che possa calmarti. Pessima idea. Prima ancora di riuscire a farfugliare due parole mi arriva un altro schiaffo, ancora più forte. Il dolore è lancinante, vedo piccole schegge dorate rotearmi davanti agli occhi. Il mio goffo tentativo di fare un passo indietro mi fa inciampare sulla gamba del letto e cado di nuovo a terra. Da lì ti guardo: sei ancora immobile, mi fissi ma non è me che vedi; è la tua umiliazione, il tuo orgoglio in frantumi, la tua fiducia strappata ad opera di una ragazzina che non ti merita, che vuole solo fare la puttana in giro. Stavolta resto zitta, ma anche questo è un errore perché è la mia arrendevolezza che finisce di mandarti in bestia. Ti chini su di me e mi afferri il polso, mi tiri su con uno strattone; l�altra mano ...
    ... è sul mio viso, mi tieni il mento per impedirmi di guardare altrove. Siamo così vicini che riesco a sentire il tuo fiato quando alla fine mi parli. �Da chi ti sei fatta sbattere?� Una doccia gelida, il mio silenzio sembra dire molto più di quanto vorrei.�Lascia stare non me ne frega niente�. Ti basta una piccola pressione per spingermi sul letto, io cado a peso morto, le gambe scomposte. �Visto che non puoi fare a meno di darla in giro, non ti dispiacerà se ne approfitto anche�io� �. Ti guardo con gli occhi sgranati mentre sfili le spalline del vestito per scoprirmi il seno. Tento timidamente di ricoprirmi ma ricevo una manata sul seno sinistro che, ne sono certa, lascerà un livido. �Non metterti a fare la verginella adesso, avresti potuto pensarci prima�. Una mano scivola sulle mie gambe a far salire la stoffa lucida del vestito, l�altra mi inchioda supina. Respiro appena mentre sento il tuo tocco sulla coscia, smetto completamente quando con le dita sposti il bordo delle mutandine. �Ti sei bagnata troietta�, e c�è una certa sorpresa nella tua voce. In effetti, sono un lago, le tue dita mi entrano dentro con estrema facilità; ti diverti ad esplorarmi per un po�, ma al primo gemito le sfili. Sento il rumore della zip dei pantaloni e apro gli occhi per ammirare il tuo cazzo già in tiro. Tu noti la direzione del mio sguardo e te lo prendi in mano, soppesandolo. �Lo vuoi, vero? Non vedi l�ora di farti scopare, eh? Sono stato uno stupido a pensare di poter stare insieme a te. Le ...